Spiritualità

Le 13 Notti Sante: tempo di bilancio, risonanze, prospezioni

— di Sarah Catalano —

Siamo giunti all’inverno, momento dell’anno in cui tutto attorno a noi appare freddo, buio e senza vita. Ma non è affatto così, anzi: è proprio il periodo in cui sotto terra, nel suo timido tepore raccolto, Madre Natura custodisce e protegge i suoi semi, i suoi piccoli abitanti, gli animali in letargo che riposano in silenzio nell’attesa delle rinnovate energie che sbocceranno in primavera!

La Terra è come sospesa, trattiene il respiro; e proprio mentre quell’energia di respiro rientrerà nella terra e dentro di noi, noi la nutriremo con i nostri progetti ed intenti per l’anno a venire, che verranno nutriti dalla Luce che pian piano sta tornando per poi germogliare al momento giusto.

I giorni e le notti che vanno dal 24 dicembre (la notte della vigilia di Natale) al 6 gennaio (fino al tramonto del giorno dell’Epifania), dette le Tredici Notti Sante, sono un periodo molto particolare nel quale l’intima introspezione cosciente, fatta con il cuore, giunge alla più grande forza e chiarezza.
Come di fronte ad uno specchio, i dodici mesi passati si rispecchiano nel presente su quelli a venire, alla visione retrospettiva si unisce quella prospettiva.
Il primo giorno corrisponde al primo mese futuro (gennaio) e all’ultimo trascorso (dicembre); così allo stesso modo per il secondo (febbraio-novembre), il terzo (marzo-ottobre), ecc., sino al dodicesimo per dicembre (nuovo anno) e gennaio (del vecchio anno). Il tredicesimo, l’Epifania, è dedicato alla sintesi di tutto: «Epifania», dal greco, significa “manifestazione”, in generale, di ciò che è nascosto.

«La dodicesima notte» è anche il titolo di quella che, a giudizio di molti critici, è la più perfetta commedia di Shakespeare, il cui titolo ha suscitato da sempre la curiosità di numerosi studiosi alla ricerca del nesso con il contenuto della commedia, che pare fu rappresentata per la prima volta proprio il giorno dell’Epifania del 1601.

Ci sono vari antichi riti, tradizioni e usanze: ci basti, per ogni giorno e ogni notte, annotare sogni, immagini, ispirazioni, nuove idee, avvenimenti o incontri importanti, fatti accaduti nel personale e nel mondo, nel presente e relativo mese passato e cercatene le risonanze.
Poi, immaginate per il futuro le qualità, i colori, le forme che queste risonanze possono sviluppare, liberate dagli ostacoli che fino ad ora sono intercorsi alla loro manifestazione.

Questo lavoro delle notti sante può essere fatto da soli o anche in un piccolo gruppo, purché con perseveranza, serietà interiore e regolarità. Non sono necessarie ore ogni giorno, possono bastare anche pochi minuti, soprattutto se aiutati da strumenti che aiutino il ricordo (agende, giornali, messaggi…).

Scrivete e conservate tutto in un quaderno, che possa essere la traccia di questo prezioso lavoro che durante l’anno potrete consultare scoprendo quanto tutto vi ritornerà.
Trovate possibilmente un momento particolare che resterà un appuntamento quotidiano tra voi stessi e il vostro Io Superiore.
Ogni giorno corrisponde anche quindi ad un segno zodiacale e alle sue qualità ed è un ottimo esercizio meditare su ognuna di essa, anche quelle che meno sentiamo appartenerci.

Notte tra 24/25 dicembre: Capricorno. Mese di Gennaio. Virtù: coraggio.
Notte tra 25/26 dicembre: Aquario. Mese di Febbraio. Virtù: discrezione.
Notte tra 26/27 dicembre: Pesci. Mese di Marzo. Virtù: generosità.
Notte tra 27/28 dicembre: Ariete. Mese di Aprile. Virtù: devozione.
Notte tra 28/29 dicembre: Toro. Mese di Maggio. Virtù: equilibrio.
Notte tra 29/30 dicembre: Gemelli. Mese di Giugno. Virtù: perseveranza.
Notte tra 30/31 dicembre: Cancro. Mese di Luglio. Virtù: distacco.
Notte tra 31 dic/1 gennaio: Leone. Mese di Agosto. Virtù: compassione.
Notte tra 1/2 gennaio: Vergine. Mese di Settembre. Virtù: cortesia.
Notte tra 2/3 gennaio: Bilancia. Mese di Ottobre. Virtù: ottimismo.
Notte tra 3/4 gennaio: Scorpione. Mese di Novembre. Virtù: pazienza.
Notte tra 4/5 gennaio: Sagittario. Mese di Dicembre. Virtù: utilizzo del pensiero.
Notte tra 5/6 gennaio: Epifania del Cristo. Riepilogo di tutto il cammino delle 12 notti precedenti.

Se saremo “vigili” anche durante il giorno e la notte del 24, originariamente dedicato ad Adamo e Eva, potremo vivere dentro di noi tutto il cammino dell’umanità dalla cacciata dall’Eden fino alla nascita del Cristo, in un grandissimo compendio di energie cosmiche a nostra disposizione.
Nella raccolta di conferenze “Le Tredici Notti Sante” di Rudolf Steiner, si accenna ad una magnifica antica saga norvegese, conosciuta come “Il canto del sogno”, che narra di come Olaf Asteson venga inizia­to — mediante forze naturali — durante il sonno che lo colse la sera di Natale e che durò ininterrottamente fino al 6 gennaio; egli vive tutte le vicissitudini che l’essere umano deve sperimentare at­traverso le incarnazioni dall’inizio del mondo fino al Mistero del Golgota.

Il sogno di Olaf Aesteson

«La dodicesima notte» è anche il titolo di quella che, a giudizio di molti critici, è la più perfetta commedia di Shakespeare, il cui titolo ha suscitato da sempre la curiosità di numerosi studiosi alla ricerca del nesso con il contenuto della commedia, che pare fu rappresentata per la prima volta proprio il giorno dell’Epifania del 1601.

Ci sono vari antichi riti, tradizioni e usanze dedicate a questo periodo; ci basti ad esempio, annotare sogni, immagini, ispirazioni, nuove idee, avvenimenti o incontri importanti, fatti accaduti nel personale e nel mondo nel presente e relativo mese passato e cercatene le risonanze. Immaginate per il futuro le qualità, i colori, le forme che queste risonanze possono sviluppare, liberate dagli ostacoli che fino ad ora sono intercorsi alla loro manifestazione.

Questo lavoro può essere fatto da soli o anche in un piccolo gruppo, purché con perseveranza, serietà interiore e regolarità. Non sono necessarie ore ogni giorno, possono bastare anche pochi minuti, soprattutto se aiutati da strumenti che aiutino il ricordo (agende, giornali, messaggi…).
Se può servire, scrivete e conservate tutto in un quaderno, che possa essere la traccia di questo prezioso lavoro che durante l’anno potrete consultare scoprendo quanto tutto vi ritornerà.
Trovate magari un momento particolare che resterà un appuntamento quotidiano tra voi stessi e il vostro Io Superiore e vivete ogni giorno , vivendo con coscienza desta e attiva volontà di ricerca.

Scoprirete come questo lavoro vi porterà le forze e le qualità necessarie per affrontare l’anno che sta per iniziare, facendo luce su legami nascosti tra gli avvenimenti apparentemente lontani nel tempo e nello spazio, trovando nuova unione tra voi stessi e l’Universo.
Ognuno può in fondo trovare la propria modalità di ricerca interiore, attraverso l’arte, la bellezza e tutto ciò che ci consente di ritrovare l’innocenza, la purezza, la pace e la forza che originariamente contraddistinguono la nostra stessa anima, facendo rinascere il Bambino Divino in noi; e anche i nostri figli ce ne saranno eternamente grati.

Sarah Catalano
* Le note tra parentesi sono del Redattore

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