Spiritualità

Perché è difficile capire che siamo esseri eterni?

Traduzione e adattamento di Claudio Pisani da: Your Eternal Self  di R. Craig Hogan, Ph.D.

Se fossimo stati educati a capire che non siamo il nostro corpo, oggi sapremmo che è così, ma purtroppo sono molti quelli che credono, perché è stato loro insegnato fin dall’infanzia, che siamo fatti solo del corpo fisico. La nostra cultura ha una disperata paura della morte, come se la morte fosse in qualche modo una cosa negativa, la fine dell’esistenza. La maggior parte dei soldi spesi nella sanità odierna è utilizzata  nelle ultime due settimane di vita, per cercare di mantenere vivo il corpo, solo per pochi giorni in più, anche se, a volte, la coscienza è scomparsa.

E così, in tanti preferiscono vivere ,ancora per qualche giorno, in uno stato vegetativo,nel dolore o in coma, agganciati a mostruose e costose macchine, invece di morire in pace, accanto ai propri cari, un paio di giorni o settimane prima, ma a casa propria.

Quando si vuole ricordare una persona cara che è morta, si va al cimitero a guardarne la tomba, come se il proprio caro fosse un corpo sepolto lì dentro e basta.  Non c’è da meravigliarsi che i bambini, al seguito dei loro genitori singhiozzanti nei cimiteri, imparino a temere la morte ed a dedurre che il corpo è tutto quello che c’è nella vita.

Il problema è sorto perché l’umanità, pur essendo intellettualmente maturata nel corso degli ultimi due millenni, è rimasta indietro spiritualmente. La fede nella divinità tribali regnava all’inizio del primo millennio AC. Poi, durante i tempi di Yeshua (Gesù), Muhammad, e altre Guide del tempo, all’umanità è stato più volte permesso di vedere il Sé Superiore che vive in ognuno di noi è che non è confinato in un corpo di carne. I nostri antenati avrebbe dovuto utilizzare le loro conoscenze per stare lontano dagli dèi tribali cattivi, autoritari, partigiani e volgersi verso una spiritualità di pace, amore, fratellanza e fiducia nella nostra natura eterna. Questo è ciò che i Maestri c’insegnano.

Queste parole, che stiamo cominciando a capire solo oggi, sono state pronunciate da Yeshua ben Yosef (nome aramaico di Gesù e della sua famiglia), duemila anni fa:

‘Non vi lascerò orfani, tornerò da voi. Presto il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete. Perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno vi renderete conto che io sono nel Padre Mio, voi in Me ed io in voi.’

Gesù sapeva che non sarebbe morto quando avrebbe cessato di abitare il suo corpo fisico e sapeva che avrebbe continuato ad essere con i suoi seguaci ed anche ad apparire loro. Questa è una descrizione perfetta di ciò che oggi sappiamo essere vero sulla la morte, sull’Aldilà e sulla nostra unità col Prossimo e con  la Mente Superiore di Dio. Ma coloro che, nel tempo, hanno assunto il controllo degli affari spirituali hanno reinterpretato tutti gli insegnamenti di Yeshua per soddisfare i loro dogmi e le loro aspettative, sviluppando infine una religione organizzata, che preferisse le credenze religiose più primitive: l’esclusività, l’intolleranza, la gerarchia tribale, il potere, il giudizio, la morte vista come separazione, fino a quando non si arrivi a raggiungerLi in un cielo lontano riservato agli obbedienti, in contrapposizione con la punizione eterna per i ribelli.

A poco a poco, si sviluppò una grande organizzazione dotata di cattedrali opulente e diretta da una classe dirigente autocratica, ricca ed evoluta; la religione non ha dato libertà di pensiero al popolo e non lo ha mai incoraggiato a conoscere la mente di Dio nonostante Egli fosse continuamente presente.

Le conoscenze di Yeshua sull’Aldilà, sulla Mente Superiore ed il bisogno di amore, pace,  fratellanza, e dedizione è stato oscurato dalle potenti, ricche, organizzazioni religiose che sono cresciute dopo la Sua morte. I religiosi hanno detto alla gente che le loro convinzioni erano ingenue ed inaffidabili, che la voce interiore che udivano era quella di demoni ingannevoli e che solo i leaders religiosi avevano capito la verità divina. Nel corso dei secoli, l’umanità ha creduto a queste menzogne. Purtroppo, molte persone, ancora oggi, credono in loro.

Alla fine, credere che solo le religioni possano conoscere la verità sull’universo, che Dio svela un’unica verità solo ai ministri o ai sacerdoti, è un’idea di stampo agnostico o ateistico, poiché indicherebbe implicitamente che il Potere Superiore non esiste o disdegna di comunicare direttamente con le persone comuni. Il risultato è che, nel corso di due millenni, l’umanità è vissuta in una età spirituale buia, dato che le religioni hanno sempre punito chiunque parlasse di cose spirituali non sancite dalle religioni stesse. Durante quel periodo, la nostra specie è diventata intellettualmente matura, ma è rimasta spiritualmente ritardata. Per la maggior parte delle persone d’oggi, il termine "spiritualità" significa andare in chiesa e giurare di osservare un insieme di dottrine, il che non ha nulla a che fare con la spiritualità. Questo assurdo modo di fare mostra la profondità della nostra ignoranza sulle realtà spirituali. E così, quando molte brillanti menti iniziarono nel XVII secolo a conoscere il mondo materiale, grazie ad una scienza in rapida evoluzione, l’umanità ha dichiarato la sua indipendenza dalla religione. Gli intellettuali del tempo ritennero non più necessario avere un’ interpretazione religiosa della vita e della mente perché credevano che entrambe fossero puri incidenti governati da leggi naturali e non le leggi scritte da un dio. Dio era diventato superfluo

Ma, abbandonando la religione, l’umanità è rimasta senza basi spirituali. Oggi, la maggior parte della gente non sa cosa sia la spiritualità, o come conoscere la spiritualità ed il proprio Sé Interiore. Molti hanno evitato del tutto la religione, Dio e la spiritualità mentre altri, soprattutto negli Stati Uniti, hanno adattato le loro credenze alle attuali tendenze secolari che non richiedono il bisogno di una vita spirituale interiore, né l’appartenenza e la partecipazione a qualche congregazione religiosa. Per le loro convinzioni sulla vita e sull’universo, si sono rivolti alla scienza materialista, perché è autorevole e le sue affermazioni possono essere provate su richiesta, a differenza delle dichiarazioni fatte dai grandi Maestri Spirituali.

La scienza materialista è diventata la religione del XXI secolo e gli scienziati sono i suoi sacerdoti. L’umanità ha scambiato il Dio delle religioni, che ci hanno tenuto all’oscuro sulla spiritualità personale, per la scienza materialista, che ha promosso l’idea che le discussioni sulla spiritualità interiore e personale sono ingenue, primitive e quindi insignificanti.

Mentre ai funerali si parla di un cielo lontano, la vera paura di tutti è che la mente è nel cervello e che la morte del cervello è la fine dell’esistenza.  Così, la strana convinzione che il genere umano si è evoluto dalle rocce è una credenza molto recente che si è sviluppata perché l’umanità non è stata in grado di crescere spiritualmente da oltre due millenni ed aveva ben pochi elementi su cui basare le proprie credenze, come la fiducia nelle religioni,che è infine decaduta.  Oggi stiamo riscoprendo le verità sull’universo, sulla vita, su Dio e sull’umanità, verità che sono sempre state lì, ma soffocate dalle religioni. Stiamo imparando gli uni dagli altri quello che abbiamo sempre saputo esser vero, ascoltando a vicenda i racconti dei nostri naturali incontri quotidiani con l’Aldilà. Noi, semplicemente, non abbiamo condiviso le nostre convinzioni con fiducia a causa di una società formata dalle secolari credenze religiose e dal disprezzo scientifico per queste tematiche.

Oggi, stiamo ricredendoci sull’ipotesi che l’uomo è fatto di creta, stiamo imparando che essa è solo il frutto della profonda ignoranza prodotta dalla mancanza di crescita spirituale e dalla demonizzazione della voce interiore che ci parla delle verità della vita.

Il risultato di questa riscoperta del Sé sarà una rivoluzione nella Scienza!

Come P. Russell ha scritto nel libro Dalla scienza a Dio: viaggio di un fisico nel mistero della coscienza, "La nostra incapacità di spiegare la coscienza è l’innesco che, nel tempo, spingerà la Scienza Occidentale vero quel che il Filosofo americano Thomas Kuhn ha chiamato:

UN CAMBIO DI PARADIGMA

Traduzione e adattamento di Claudio Pisani da: Your Eternal Self  di R. Craig Hogan, Ph.D.

DISCLAIMER
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R. Craig Hogan, Ph.D.

Fonte: ampupage.it

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4 Commenti

  1. Io non ho paura della morte,anzi vorrei andarmene in pace,sono stanco del dolore in ogni sua forma,su questa terra trasformata in un vero inferno,preferisco di gran lunga la morte.
    Spero però solamente che Dio e Cristo possano perdonarmi dei miei peccati,perchè in questo inferno chiamata vita terrena,anche l'uomo più buono,sentirsi oppresso da problemi e malattie e può smarrire la retta via.
    Nessuno e immune dal peccato,e dopo 2 mila anni dall'avvento di Cristo sulla terra,guardando il tg,mi accorgo di quale mostruosità sia capace l'uomo,sinceramente parlando penso che gli abitanti di Sodoma e Gomorra siano degli angioletti,rispetto alla nostra società,talmente corrotta e priva d'amore da spingere migliaia di persone a suicidarsi ogni anno.

  2. Sinceramente credo che sia difficile credere che siamo esseri eterni per queste ragioni:
    1 Nella breve esperienza terrena 80-100 anni soffriamo le pene dell'inferno x tutto dal procuraci casa,lavoro,amore ecc.
    2 Perchè non abbiamo nessun ricordo della nostra immortalità
    3 Perchè siamo deboli,avidi,meschini,pensateci per 30 pezzi d'argento fù tradito un innocente,processato falsamente,torturato all'inverosimile,ucciso in maniera crudele parlo di Cristo e questo ben 1900 anni fà da allora la nostra crudeltà,la decadenza morale e sociale e esplosa.
    4 Infine perchè in noi cè il bene e il male,ce l'alpha e l'Omega ce l'inizio e la fine noi in generale siamo luce e tenebre allo stesso tempo.
    Ciao a tutti!

  3. É vero siamo immortali ma non lo ricordiamo per il semplice fatto che non ci impegnamo a ricordarlo. Ho letto gli altri commenti ed a tutti sfugge il fatto centrale che oggigiorno l’errore che si fa é definirsi come esseri con corpo fisico che hanno anche un’anima ma la giusta definizione é: siamo anima immortale che ha un corpo fisico mortale. Finisco riportando una frase del vangelo di Giuda Didimo Tomaso:
    Un giorno chiedemmo a Gesú: “Quale sará la nostra fine?”
    Ed Egli ci rispose: “Se scoprite il principio non dovrete preoccuparvi della fine, perché dove é la fine, là é il principio.
    E chi conosce il principio, conosce la fine e si libera dalle morti”. “Volete sapere in che modo un uomo si libera dalle morti? Ve lo dico subito:
    divenendo consapevole di essere giá esistito prima di ogni nascita.”
    Finisco questo mio commento esortando tutti di iniziare il viaggio verso dentro di noi. 

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