ScienzaSpiritualità

La precessione degli equinozi

di Drunvalo Melchizedek

L’umanità ha abbandonato il cuore del mondo in favore della logica della mente, riponendo la propria fiducia nei farmacisti, nei medici e nei matematici. La scienza le ha dimostrato che tutte quelle antiche credenze basate sulla ritualità non sono altro che ignoranza.

Tuttavia, in meno di duecento anni l’uomo moderno ha creato con la sua grande scienza, che sicuramente costituisce la “verità” ultima, un mondo sull’orlo della distruzione totale, che forse ha solo pochi anni di vita se non si interviene in maniera drastica. Invece l’uomo dell’antichità, con i suoi “sciocchi” rituali, è riuscito ad affermarsi per milioni di anni. Forse, se ci interessa sopravvivere, dovremmo riprendere in considerazione quest’antica saggezza almeno per capire, anche solo attraverso il raziocinio, come la ritualità sia realmente in grado di creare un mondo equilibrato.

Personalmente, da Indiano americano calato in un corpo caucasico, ho seguito le tradizioni indigene, poiché mi hanno mostrato il segreto della creazione. Ciò che brilla non è tanto la mente, quanto la luce del mondo che proviene dal cuore. La creazione comincia sempre nel cuore, dopodiché si trasferisce nella mente. Abbiamo dimenticato la nostra essenza e se non la ricordiamo molto presto, la nostra grande mente tecnologica ci condurrà in un mondo dominato dal dolore e dalla distruzione planetaria. Un mondo senza cuore è un mondo meccanico, che si separa dalla Realtà. […]

Affinché possiate comprendere a fondo il contenuto del mio libro, riuscendo a dare un significato a tutto, c’è da affrontare un po’ di cosmologia. Le conoscenze cosmologiche che fanno da sfondo alle pagine che leggerete si basano principalmente sulla Precessione degli Equinozi e sui cicli di cambiamento che la caratterizzano.

Potreste credere di conoscere già la natura e il significato della Precessione degli Equinozi, ma sappiate che c’è qualcosa di straordinario da sapere su questo ciclo, qualcosa di cui probabilmente non avete mai sentito parlare. A quanto mi risulta, nessuno ne ha mai scritto fino a oggi, ma l’argomento è stato tramandato soltanto attraverso le tradizioni orali di tribù e culture indigene di tutto il mondo. Si tratta del Serpente di Luce.

Detto in termini più semplici possibile, la Precessione degli Equinozi in sé (da ora in poi indicata con l’acronimo PDE) è semplicemente un’oscillazione dell’asse terrestre. Si tratta di un’oscillazione o rivoluzione il cui completamento avviene in poco meno di 26.000 anni. Per l’esattezza, il periodo corrispondente a una rivoluzione è di 25.920 anni. […]

Mentre l’oscillazione dell’asse terrestre ruota lentamente in maniera circolare, finisce per puntare su tutte le dodici costellazioni celesti, oltrepassandole una dopo l’altra. Ciò significa che la PDE punta verso, o “entra in” una nuova costellazione ogni 2.160 anni circa. In altre parole, ci sono dodici suddivisioni nella PDE, ciascuna delle quali rappresenta una diversa costellazione e un tipo notevolmente diverso di energia. La maggior parte delle civiltà antiche era consapevole della PDE e di queste dodici suddivisioni del cielo notturno – perfino la più antica civiltà conosciuta, quella dei Sumeri, che è esistita circa 6.000 anni fa.

È interessante notare che, astronomicamente e matematicamente parlando, ci vogliono 2.160 anni di osservazione ininterrotta del cielo notturno per acquisire anche solo la consapevolezza dell’esistenza di questa oscillazione dell’asse terrestre.

Da un punto di vista archeologico si riteneva che prima dei Sumeri noi esseri umani fossimo tutti barbari villosi, privi dell’intelligenza e della disciplina necessarie per compiere osservazioni e rilievi del cielo notturno per un periodo così esteso. Tuttavia, i Sumeri conoscevano esattamente la PDE fin dall’inizio della loro civiltà.

È un dato che lascia di sasso gli scienziati che hanno studiato l’argomento, ma è la realtà. Recentemente sono state ritrovate migliaia di tavolette di terracotta, sepolte in profondità all’interno di antiche città sumeriche. Scritte nel primo e più antico linguaggio umano conosciuto – l’antico cuneiforme – queste tavolette risalgono alle origini della civiltà dei Sumeri e descrivono bene la PDE, con grande accuratezza e dovizia di dettagli. Gli antichi Sumeri avevano già questa conoscenza del cosmo, nonostante l’odierna comprensione della storia lo faccia sembrare impossibile.

Come può accadere tutto questo? Nei miei primi due libri, L’antico segreto del Fiore della Vita (parte prima e parte seconda), ho elaborato una ipotesi di risposta, ma non intendo riprendere quel tipo di dati in questa sede, poiché non sarebbero pertinenti.

Anche i Tibetani e gli Indù avevano registrato i movimenti della PDE fin dai tempi antichi. Entrambe le culture avevano dato estrema importanza a ciascuna delle dodici suddivisioni riferendosi a esse col termine di “Yuga”, o “periodi di tempo”, assegnando a ogni yuga una caratteristica diversa, che si riteneva avesse effetto sull’intera umanità durante quello specifico yuga.

Ricordate che ogni yuga rappresentava anche una diversa costellazione, il che lo inseriva di diritto all’interno dell’astrologia.

Tutti abbiamo sentito dire che si sta entrando nell’Era dell’Acquario (anche se i dati scientifici ci dicono che ci entreremo tra 500 anni ed è anche vero che 500 anni a livello astronomico sono un’inezia ndr).

Questo è vero. Il 21 dicembre del 2012 l’asse terrestre si troverà ai margini di questa costellazione e, per la prima volta in 12.920 anni, comincerà anche a muoversi verso il centro della galassia, anziché allontanarsene. Per i prossimi 2.160 anni l’asse terrestre passerà attraverso la costellazione dell’Acquario. Ma c’è anche molto di più da sapere su questo fenomeno, qualcosa di generalmente sconosciuto che toccherà da vicino la vostra esistenza
mentre vivete, respirate e realizzate il vostro destino.

L’astrologia moderna.
Oggi una vasta maggioranza della popolazione terrestre non crede realmente nell’astrologia. La considera un argomento da vecchie comari, circoscritto principalmente al giorno di nascita di un individuo e agli schemi stellari presenti al momento della nascita, ma non è stato sempre così. L’astrologia fu accolta dalla coscienza umana fin dagli albori della civiltà, per comprendere e predire vari aspetti del futuro.

Ma l’uso principale che se ne fece non riguardava l’aspetto personale. Ai tempi antichi, come in Babilonia, in Assiria e ancora più indietro nel tempo fino all’Egitto di 6.200 anni fa, l’interpretazione dei movimenti e degli schemi stellari e planetari era posta al servizio del benessere pubblico e del re, poiché la sua persona era collegata alla sopravvivenza della vita pubblica.

Fu soltanto nel 332 a.C., con l’occupazione dell’Egitto messa in atto da Alessandro il Grande, che comparve per la prima volta l’“oroscopo astrologico” individuale.

La stella più vicina alla Terra, il Sole, costituisce un elemento fondamentale dell’astrologia. Inoltre, influenza le condizioni meteorologiche, mette in pericolo i nostri satelliti e la rete mondiale delle comunicazioni quando si verificano le esplosioni solari e ha effetto perfino sui campi magnetici della Terra.

Senza radiazioni solari la vita sarebbe totalmente assente da questo pianeta. La Terra sarebbe solo un ammasso di roccia vagante nello spazio.
La luna muove gli oceani terrestri e crea le maree. Inoltre, ha una profonda influenza sulle nostre condizioni meteorologiche, ha effetto sulla biologia dell’accoppiamento e sugli schemi di nascita di tutte le forme di vita terrestri e influenza perfino le emozioni umane, come dimostrano i registri della polizia di qualunque grande città. Ci sono più crimini il giorno prima, il giorno stesso e il giorno dopo una luna piena, di quanti non ne avvengano in qualunque altro momento. Questo parametro di criminalità non è una semplice coincidenza.
Le persone diventano più emotive durante la luna piena e di conseguenza fanno cose che normalmente non farebbero in assenza di influssi lunari.

Quindi, affermare che il cielo non abbia effetto sulla gente o sulla Terra, tutto sommato rappresenta un’ammissione di ignoranza, peraltro scientificamente non vera.
Poiché esistono influssi come quelli appena descritti, se ne verificherebbe uno anche nel caso in cui la Terra stessa fosse rivolta in una direzione diversa rispetto all’intera volta celeste?
Secondo le antiche civiltà, sì; noi cambiamo ogni volta che l’asse terrestre ruota in una nuova posizione ed entra in una diversa costellazione. Infatti, secondo le antiche credenze, tutto ciò che c’è sulla Terra cambia.

Da “Il Serpente di Luce” di Drunvalo Melchizedek

Fonte: scienzaeconoscenza.it

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