Lo schizofrenico è uno che suo malgrado (in modo non volontario) inizia a percepire (anche a livello tattile) cose del cosiddetto "mondo astrale" a causa di un suo squilibrio neurologico, di solito un’anomalia nel funzionamento della ghiandola pineale o epifisi (“cristallizzazione fisica” del cosiddetto “Terzo Occhio”).
Questi percepisce, senza il minimo di discernimento, sia cose create da lui stesso nell’astrale (forme-pensiero sue, quindi soggettive) che cose effettivamente "reali" nel mondo astrale, oggettive, proprie di quel mondo, non create da lui: soltanto le prime possono definirsi come "allucinazioni"!Il guaio di uno schizofrenico è che, a differenza di un vero chiaroveggente (che spesso è anche un Iniziato), non è stato educato gradualmente a distinguere tra sue creazioni momentanee nell’astrale (sue forme-pensiero) e oggetti reali di quel particolare mondo. Egli fa confusione.
Anzi, addirittura, fa confusione tra la percezione astrale e la normale percezione degli oggetti fisici (che avviene con i normali 5 sensi).
Ecco perché non comprende a volte che ciò che lui vede, altri non possono vedere…E la psichiatria fa un enorme errore (un crimine direi) quando vuol far credere al soggetto in questione di essere soltanto vittima di sue allucinazioni!
Non è così!Ripeto, possiamo definire allucinazioni soltanto quelle percezioni dei mondi sovra-sensibili che interessano forme-pensiero “astrali” create momentaneamente dal soggetto, ma che non sono però propriamente oggettive nel mondo astrale!
Quelle oggettive, invece, non sono affatto allucinazioni!
~ Ciro Scotto ~
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