Spiritualità

“Pensate di più a costruire nel Mondo Spirituale!”

di Ciro Scotto

Voglio con questo messaggio del Maestro Aïvanhov non solo mostrarvi l’importanza del creare e realizzare soprattutto nel Mondo Spirituale più che in quello materiale, ma soprattutto mettere in evidenza il lavoro che vi è dietro a questo creare e il fatto che, appartenendo al mondo dell’invisibile, non è qualcosa che gli altri possono vedere.

Ma… preferisco ora lasciare la parola direttamente al Maestro (video e traduzione sotto).

Prego, Maestro!

"Se si costruisce una casa, ci vuole solo un paio di settimane, pochi mesi o pochi anni, e ognuno può vederne il risultato. Ma quando create qualcosa nel Regno Spirituale, né voi né nessun altro può vedere nulla; così nulla è certo, nulla è chiaro, e si diventa instabili, infelici, assaliti dai dubbi. Ed è per questo che, dopo un po’, si vuole abbandonare tutto e fare ciò che fanno tutti: buttarsi in un’attività dove ognuno può vederne il risultato.
Fate come volete, ma un giorno, anche nel bel mezzo del più grande successo, dentro di voi sentirete che manca qualcosa; questo è normale, perché non avete toccato ciò che è essenziale, non avete ancora piantato niente nel Regno della Luce, della Saggezza, dell’Amore, del Potere, dell’Eternità. Solo le vostre realizzazioni interiori possono appartenervi, perché soltanto quest’ultime sono radicate in voi, e quando trapasserete all’altro lato (morte fisica), nella vostra anima, nel vostro cuore e nel vostro spirito avrete pietre preziose, qualità e virtù da portare con voi, e il vostro nome sarà scritto nel Libro della Vita Eterna".

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Aggiungo, inoltre, ancora un ulteriore messaggio del Maestro sempre sul creare interiormente:

"Si può paragonare l’essere umano ad un libro, un libro che egli stesso sta scrivendo; e spesso, che scarabocchio e che linguaggio incomprensibile! Vi si trovano tutte le assurdità e tutte le aberrazioni… E quando due di quei libri si incontrano e provano un’attrazione reciproca, giorno e notte sono lì occupati a leggersi; ma cosa imparano da quella lettura?
Gli umani conoscono sicuramente molte cose, ma non hanno ancora imparato come devono scrivere il proprio libro. Sanno creare soltanto all’esterno di se stessi: scolpire, modellare, disegnare, scrivere… sempre all’esterno; il loro mondo interiore resta un terreno incolto. È tempo che essi prendano coscienza e comincino a preoccuparsi della scrittura del proprio libro. Allora, ogni volta che si incontreranno, rimarranno incantati nel poter leggere, gli uni sugli altri, scritte e disegni sublimi: le qualità, le virtù e i doni che ciascuno, lavorando, avrà sviluppato in se stesso”.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

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