Spiritualità

La situazione mondiale

di Salvatore Brizzi

Condizione irrinunciabile di un individuo sveglio è rendersi conto dello stato socio/politico/ambientale in cui verte il pianeta che lo ospita. Il che, analogicamente, cioè su un altro ordine di grandezza, rappresenta la capacità dell’individuo di osservare e comprendere l’apparato psicofisico che lo ospita. Nella misura in cui è in grado di fare una cosa, può fare anche l’altra.

La spiritualità intesa come lavoro interiore alienante, che esclude cioè la partecipazione alla vita sociale e politica del proprio Paese, è un’aberrazione moderna che ha potuto aver luogo solo da quando il cosiddetto “mondo dello spirito” ha cominciato a divenire appannaggio delle masse, le quali immancabilmente calpestano ciò che non possono divorare.

Anticamente le discipline esoteriche non erano indirizzate all’uomo della strada, bensì a persone interessate, se non coinvolte direttamente, ai movimenti politici della loro epoca: voglio dire che gli esoteristi, oltre che badare alla propria interiorità, conoscevano i rivolgimenti politici che accadevano ad Atene, Roma o Costantinopoli.

Un uomo e una donna capaci di riflettere all’interno di sé e al contempo mettersi in gioco nel mondo politico della loro epoca, venivano considerati cittadini completi.

Un cittadino completo dovrebbe essere al corrente della situazione mondiale… che vado a illustrare nell’articolo seguente. Buona lettura.

“Sono settimane che Istanbul, la capitale Turca, è messa a ferro e fuoco da uno scontro pesantissimo tra le forze governative e un gruppo di ribelli, che si scoprirà finanziati, come la maggior parte di quelli che si esprimono con violenza e guerriglia, da gruppi di potere trasversali, fondazioni che hanno dietro personaggi, faccendieri e speculatori che muovono le masse a loro piacimento e per i loro scopi, facendo loro credere che sia per una causa giusta. In realtà a questi soggetti non importa assolutamente nulla del bene di questi popoli, ma li usano solo per ottenere i loro scopi. Così è sempre avvenuto. Dalla rivoluzione americana, a quella francese, a quella russa, alla perestroika e la caduta del muro di Berlino. Ogni cosa segue una regia e i popoli addormentati sono attori e vittime inconsapevoli di questo disegno.

Tutti gli eventi che hanno riguardato il medio oriente (vedi: primavera araba) e che riguardano l’avvicendamento al potere nel mondo vengono scanditi ricorrentemente da episodi che appaiono come casuali, quando invece non lo sono affatto.
Adesso è necessario che la Turchia sia un alleato fedele per la guerra che gli Stati Uniti si accingono a sferrare per il controllo definitivo del medio oriente e delle sue ricchezze. Un appoggio logistico irrinunciabile, considerato che sarebbe difficilissimo contare su un sostegno pieno, in questa missione, da parte dell’Italia, che da sempre è la portaerei USA nel Mediterraneo. L’Italia è troppo complicata e nonostante i continui tentativi di delegittimazione del Paese orchestrati al suo interno, conserva quella fierezza e quella naturale inclinazione per la pace che irrita e infastidisce all’inverosimile coloro i quali godono delle sofferenze inferte all’Umanità, si alimentano del dolore delle persone e ne fanno il loro business. Nulla da fare, l’Italia è inaffidabile da questo punto di vista. Quindi chi vuole fare la guerra (non il Popolo americano, ma le lobby che ne detengono le sorti) non possono che contare, per questa impresa, sulla nuova città militare costruita in Kossovo e sull’appoggio logistico di un Paese come la Turchia, che nei piani americani dovrà costringersi a questa complicità in cambio di una stabilizzazione interna.

Erdogan (primo ministro turco, fino a prova contraria eletto democraticamente) se vorrà continuare a governare dovrà collaborare alla prossima guerra americana altrimenti sarà fatto fuori. Ne più né meno di ciò che capiterà ad Assad in Siria e di quello che è già accaduto in Iraq con l’esecuzione di Saddam Hussein, in Libia con Muammar Gheddafi, in Tunisia con Ben Ali, in Egitto con Mubarak. Tutti amici quando servivano allo scopo e successivamente fatti fuori in nome della “democrazia” quando hanno rappresentato un intralcio ai progetti statunitensi. Gheddafi si era addirittura permesso di fare una sua moneta (il dinaro d’oro) e non aveva accettato accordi con i gruppi di potere che governano la Federal Reserve Americana, tanto meno la nostrana BCE. Un atto intollerabile che gli è costato una pistolettata nella tempia. Giustizia è stata fatta finalmente agli occhi dell’opinione pubblica: il cattivo è morto e il bene trionfa. Ma chi usa la violenza non può che ottenere violenza, chi cerca di fermare il dolore e la sofferenza con altrettanto dolore e sofferenza non fa che produrne di più.

Qualcuno si sarà pur chiesto: se davvero gli americani avevano a cuore la sorte di questi popoli, perché non sono intervenuti prima, mentre invece hanno stipulato accordi e collaborato fino a ieri con questi “governi malvagi” e aspettano solo oggi per dire la loro? Anche l’Unione Europea, che non ha fatto un beato nulla per fermare i massacri in certi posti dell’Africa in cui venivano – e vengono – uccisi bambini innocenti, ha deciso di essere parte del gioco. Tutto il “club” si sta dando manforte. Per fortuna neppure i bambini credono più a questa storia dell’esportazione della democrazia, compresi quelli americani.

Che fare? Intanto conoscere anche questo punto di vista è utile. La verità poi la sente ciascuno in cuor proprio. E il cuore detta sempre la via giusta. Se si decide di ascoltarlo, si può agire di conseguenza con Coraggio (Cor-agere= agire con il Cuore). Per prima cosa non alimentare odio, invidia, rancore, violenza. Essere consapevoli è già un’arma straordinaria e con quest’arma possiamo, se vogliamo, cambiare le nostre sorti e il corso degli eventi.”

Armando Siri, giornalista e politico

Oramai lo schema d’azione dovrebbe essere chiaro: lo scopo finale è delegittimare e poi mettere sotto controllo ogni Stato che vuole ancora mantenere una sua autonomia economica e politica rispetto a un Nuovo Ordine Mondiale di matrice statunitense. Con gli Stati europei è stato semplice: sono diventate tutte province dell’Unione Europa senza più nemmeno il potere di battere moneta. Dove si sta incontrando più resistenza è in alcuni Paesi mediorientali (su tutti l’Iran di Ahmadinejad) e alcuni Paesi sudamericani (su tutti il Venezuela del compianto Hugo Chavez). Mentre Cina e Russia stanno a guardare pronte a intervenire.

Il Paese che si vuole colonizzare per mezzo di una “missione di pace” o di un “intervento di esportazione della democrazia” viene prima presentato per mesi dagli organi d’informazione come un’orribile dittatura dove ogni diritto umano viene quotidianamente calpestato!

Le folle inconsapevoli vengono abilmente sobillate affinché scendano in piazza a protestare contro il loro governo (nulla di più facile al giorno d’oggi); le telecamere riprendono gli scontri con la polizia; l’opinione pubblica occidentale diviene favorevole all’intervento armato… e il gioco è fatto: il “mondialismo” ha messo le mani su un altro Paese.

di Salvatore Brizzi


Fonte: www.salvatorebrizzi.com

 

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