Spiritualità

Luce fisica VS vera Luce: Lucifero e Cristo

di Rudolf Steiner

luce_cura-1È noto che secondo la Bibbia, nel libro Genesi, gli uomini furono creati in un modo molto singolare. Tra l’altro ci viene narrato che Lucifero si accostò ad Eva e le disse che se avesse fatto quello che Lucifero voleva, le si sarebbero aperti gli occhi. Quando in quel passo della Bibbia si parla del bene e del male, non si intende il bene o il male morale: questo appartiene a un tutt’altro strato dell’evoluzione della civiltà. Lì viene menzionato come bene e male qualcosa che si vede esteriormente, non in modo animico-spirituale, bensì con gli occhi fisici.

“I vostri occhi saranno aperti!”. Prima non erano aperti: la cosa va presa proprio alla lettera. Prima che Lucifero gli si accostasse, l’uomo guardava intorno a sé e vedeva le stelle fisse mediante la chiaroveggenza di cui era dotato: le vedeva come esse sono nella loro sostanza, nella sostanza degli Spiriti della saggezza(*), le vedeva cioè spiritualmente. L’uomo cominciò a scorgerle fisicamente (cioè una luce percepibile ai suoi occhi fisici cominciò a splendergli intorno) solo quando egli stesso fu soggiaciuto alla tentazione luciferica. Questo significa che le stelle fisse non sono percepibili fisicamente, non irradiano luce fisica fintanto che si trovano nella condizione in cui vengono dirette dagli Spiriti della saggezza. Una luce fisica può diffondersi solo sulla base di qualcosa che soggiaccia alla luce come un elemento portante, solo se la luce viene per così dire legata a un mezzo portante(**). Perché una stella fissa possa diventare visibile è necessario ancora qualcosa d’altro, oltre al fatto che gli Spiriti della saggezza operino in essa. E’ necessario cioè che in quella stella fissa agiscano spiriti luciferici ribelli contro la mera sostanza della saggezza, spiriti che infondano il proprio principio nella mera sostanza della saggezza. Ecco dunque che all’interno della stella fissa ciò che è visibile solo spiritualmente si trova commisto all’elemento luciferico che (nella stella fissa stessa) insorge contro quella visibilità esclusivamente spirituale, qualcosa che porta la luce fino ad essere visibile fisicamente.
(…) Quindi possiamo comprendere rettamente l’antico motto: “Christus verus Lucifer”. Oggi queste parole non suonano più bene. Esse suonavano ancora bene quando si sapeva dagli antichi insegnamenti occulti che nella luce fisica esteriore si manifesta Lucifero, il portatore di luce: e si sapeva pure che, penetrando oltre la luce fisica fino agli Spiriti della saggezza, penetrando cioè fino alla luce spirituale, si perviene al portatore della luce spirituale: al Cristo, Christus verus Lucifer.

Rudolf Steiner

(*) Nella nomenclatura steineriana, gli Spiriti della saggezza sono le Dominazioni [NdR].

(**) Il famoso Etere [NdR].

Fonte: www.angelologia.it

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Nota di Ciro Scotto

Quindi, riepilogando e schematizzando, abbiamo compreso che esistono due tipi di luce:

  • la luce (elettromagnetica) o luce fisica (che scriviamo con la “l” minuscola);
  • e la vera Luce o Luce Spirituale (che scriviamo invece con la “L” maiuscola)

Ora, sapendo che la parola lucifero significa “portatore di luce” (dal latino “lux = luce” e “ferre = portare”), possiamo anche intendere questa parola semplicemente come un aggettivo: è un lucifero colui che porta una certa luce.

La grande distinzione da fare però è questa:

  • colui che la tradizione chiama Lucifero è il portatore della luce esteriore (elettromagnetica) dell’Universo o “luce fisica”, cioè la luce della Maya che ha generato l’illusione in cui siamo immersi, potremmo chiamarla anche “luce della dualità”.
  • Colui che, invece, è chiamato il Cristo è il Portatore della Luce Spirituale, cioè la vera Luce o Luce Interiore, che potremmo anche definire “Luce dell’Unità”.

Ed ora che abbiamo chiarito questa questione, concludiamo questa nota riportando un’ultima ma importante precisazione:

il detto originale e giusto è “Christus verus lucifer”, cioè “Cristo è il vero-lucifero (cioè il vero Portatore di Luce, perché portatore della vera Luce)”, mentre risulterebbe di matrice “contro-iniziatica” l’ipotetico detto inverso “Lucifer verus Christus” che invece significa “Lucifero è il vero Cristo”.
Attenzione, dunque, la frase corretta è: “Christus verus lucifer” (la “l” di lucifer è scritta qui in minuscolo perché si tratta solo di un aggettivo). 

Mi raccomando nel fare attenzione a questa importante differenza, perché molti adoratori di Lucifero pensano – erroneamente – che quest’ultimo sia il vero Cristo. Poveri illusi! 

Ciro Scotto

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Un commento

  1. Lo specchio ci riflette…comprendere la vera via, la verità. la vita….ora vediamo e viviamo in maniera confusa ma se sapremo risvegliatr l'occhio interiore il sipario mi maya cadrà e noi scopriremo la l'eterna sorgente.

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