Spiritualità

La differenza tra Iniziazione Orientale ed Occidentale, e l’Iniziazione di Rudolf Steiner

di Giorgio Tarditi Spagnoli

 

Rudolf SteinerQuesto articolo vuole fare chiarezza nella diversità di percorso tra la via orientale teosofica e quella occidentale antroposofica, anche attraverso i suoi precursori ovvero la via del cristianesimo esoterico e quella rosacroce.

 

Per cominciare è necessario descrivere prima ciò che è venuto per primo: l’iniziazione orientale della Teosofia fu presente fin dai primordi dell’antica epoca indiana, ma il contenuto di tale tradizione proviene perfino dall’Atlantide.

 

Ma come il Sole sorge a Oriente e tramonta ad Occidente, così l’iniziazione orientale ha lasciato il passo all’iniziazione occidentale. L’iniziazione occidentale nasce sulle sponde del Mediterraneo attraverso l’incarnazione di Cristo e il successivo Mistero del Golgotha, diviene cristianesimo esoterico per poi arrivare in Europa come iniziazione rosacroce.

 

Vediamone ora i dettagli.

 

L’Iniziazione nella Teosofia

 

In teosofia si distinguono tredici livelli iniziatici, principalmente delineati da Alice Bailey, basandosi sugli scritti della fondatrice della Società Teosofica, Helena Petrovna Blavatsky. I primi quattro livelli sono raggiungibili dagli esseri umani prima di divenire uno dei Maestri Ascesi, esseri umani liberati dal karma. La Blavatsky ne riconosceva sette, mentre secondo la Bailey arrivano a circa sessanta.

 

I livelli di iniziazione della Bailey sono un’estensione dei livelli teosofici della Blavatsky:

 

 

    1. Nascita spirituale: è l’esperienza totale del corpo fisico ed eterico;
    2. Battesimo: è l’esperienza totale del corpo astrale;
    3. Trasfigurazione: è l’esperienza totale della mente, dunque l’iniziato diviene chiaroveggente e chiaroudiente;
    4. Crocifissione: è l’esperienza delle vite precedenti (karma) e conferisce il grado di Arhat, slegato dalla necessità dell’incarnazione;
    5. Resurrezione: conferisce il primo grado di Maestro Asceso, che si manifesta per aiutare l’umanità;
    6. Ascensione (o Maestria): conferisce il secondo grado di Maestro Asceso, in questa categoria sono riuniti i sette maestri di cui parla la teosofia.
    7. Bodhisattva (o Avatar o Cristità): a questo livello troviamo i capi delle sette “razze radicali”, cioè i Manu, nonché secondo la teosofia anche Cristo.
    8. Buddità: a questo livello di iniziazione vi sono i Buddha che dirigono gli impulsi dei Sette Raggi (ovvero degli archetipi planetari) verso la terra. Comunicano con la telepatia e possono spostarsi nello spazio a piacimento, avendo attivato i chakra transpersonali.
    9. Deità: l’essere a questo livello è Sanat Kumara, ovvero la divinità che presiede alla vita nel nostro cosmo. È onnisciente e capace di manipolare la materia, materializzandola e smaterializzandola, attraverso la fohat, il fondamento d’esistenza della materia stessa.
    10. Logos Planetario: chiamato anche lo Spirito della Terra, è Gaia, il pianeta vivente. Precedentemente a questo livello era un Deva di un altro sistema solare, prima di incarnarsi come Terra all’inizio della Creazione della Terra stessa.
    11. Logos Solare: chiamato anche lo Spirito del Sole o Helios, dona i suoi impulsi vitali alla Terra. Da lui scaturiscono i Sette Raggi, diffranti dalla luce del Sole nel suo aspetto spirituale.
    12. Logos Cosmico: è l’essere che si occupa di mantenere l’esistenza del nostro cosmo.
    13. Logos Universale: è l’essere che si occupa di mantenere l’esistenza di tutti gli universi creati. Può essere anche chiamato Dio.

 

 

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Un’ulteriore espansione di questi livelli si ritrova negli scritti del discepolo della Bailey,
Benjamin Creme. Questi stessi livelli si ritrovano oggi anche nei cosiddetti “Insegnamenti dei Maestri Ascesi”, parte integrante della New Age contemporanea attraverso Elisabeth Clare Prophet. Tuttavia non li considereremo in questa sede, dato che tale concezione dei Maestri non aggiunge nulla di essenziale alla conoscenza teosofica, e anzi la annacqua con nozioni semplicistiche.

 

In questa serie di livelli iniziatici possiamo notare un primo gruppo di 6 livelli che riguardano l’iniziazione propriamente detta, mentre i successivi 6 riguardano l’evoluzione verso nuove forme di esistenza nella scala dell’essere. Il settimo livello inziatico (Bodhisattva) fa da raccordo tra iniziazione vera e propria ed evoluzione spirituale.

 

L’Iniziazione nell’Antroposofia

 

Si ha una prima fase preparatoria in cui si stimola la concentrazione nella coscienza di veglia e, successivamente, si hanno i seguenti gradi della comprensione del sovrasensibile:

 

 

    1. Immaginazione: quando l’Io compenetra il corpo astrale e produce la chiaroveggenza. Culmina nella comprensione delle immagini spirituali. Questo grado è il “sogno cosciente”, che penetra l’elemento animale;
    2. Ispirazione: quando l’Io compenetra il corpo eterico e produce la chiaroudienza. Culmina nella comprensione del linguaggio spirituale. È il grado del “sonno senza sogni cosciente”, che penetra l’elemento vegetale;
    3. Intuizione: quando l’Io compenetra il corpo fisico e produce la chiarosipienza. Culmina nell’esperienza degli esseri spirituali. È il grado della “trance cosciente” che penetra l’elemento minerale.

 

 

Si distingue l’Iniziazione quando si è raggiunto almeno il grado di Ispirazione. Dunque l’Iniziato è colui che comprende e ha esperienza diretta degli esseri spirituali. Per questo sia nel sogno, che nel sonno e nella trance la coscienza individuale dell’Iniziato rimane del tutto intatta.

 

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L’Iniziazione Antroposofica: si può parlare di iniziazione solo quando si sia passati dall’Immaginazione all’Intuizione.

 

 

Inoltre Steiner, nell’ultimo capitolo del suo ciclo di conferenze La Saggezza dei Rosacroce, riporta due vie iniziatiche parallele, entrambe di sette livelli, che possono essere adatte a due diversi tipi anime occidentali. La prima è l’iniziazione cristiana-esoterica e la seconda l’iniziazione rosicruciana. Entrambe, a loro volta, sono compatibili con la via antroposofica.

 

L’Iniziazione Cristiana-Esoterica

 

La via iniziatica del cristianesimo esoterico ricalca gli eventi della vita di Gesù Cristo, secondo sette livelli o tappe. Essa prende letteralmente vita dal Vangelo di Giovanni, il più spirituale, che deve essere utilizzato dal discepolo come un vero e proprio manuale di meditazione. È l’unico vangelo in cui ogni parola deve essere presa in senso letterale, così come ogni parola di Cristo è quella davvero pronunciata al tempo della sua incarnazione in Gesù di Nazareth. Il Vangelo di Giovanni permette al discepolo un vero e proprio viaggio nel tempo.

 

La precondizione per questa via iniziatica è che si abbia fede nell’esistenza del Figlio e che esso, in quanto guida degli Spiriti del Fuoco (Arcangeli) durante l’Antico Sole, si sia incarnato in Gesù di Nazareth secondo le parole:

 

« In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. E il Verbo si fece carne e abitò tra noi. »

 

 

La meditazione dovrà essere condotta ogni mattina per mesi, fino alle parole “Pieno di dedizione e di verità”, così che l’anima del discepolo se ne possa compenetrare fino nell’intimo. Dopodiché, le si arriva alle sette tappe dell’iniziazione vera e propria, mostrate dal Capitolo 13 di Giovanni in poi. Si tratta di meditare sulle sofferenze patite dal Cristo e sugli eventi misteriosi avvenuti dopo la sua morte in croce. Le sette tappe dell’iniziazione cristiana-esoterica sono:

 

    1. Lavanda dei piedi: come la pianta è riconoscente al terreno minerale per la sua stessa vita, così l’animale è riconoscente al vegetale. L’uomo deve esserlo nei confronti di tutti i tre Regni della Natura che si sono sacrificati perché lui fosse tale, essere umano. Così il Cristo dà il buon esempio: il Creatore lava i piedi alle creature a lui più vicine, i 12 apostoli. Come ci sentiremmo? Questa è la meditazione per questa prima tappa. Il discepolo del cristianesimo esoterico sentirà esteriormente i piedi immersi nell’acqua, mentre interiormente vedrà se stesso lavare i piedi ai 12 apostoli.

 

    1. Flagellazione: la seconda meditazione insegna che i dolori fisici e le sofferenze animiche devono essere affrontati sempre, anche se questi arrivano da tutte le direzioni, senza sosta. Come ci sentiremmo? Ogni dolore viene che viene inflitto è infatti una prova da superare per espandere la propria coscienza secondo l’amore. Esteriormente il corpo del discepolo è attraversato da spasmi, formicolii e contrazioni mentre interiormente si vede flagellato invece del Cristo.

 

    1. Incoronazione di spine: la terza meditazione riguarda la nostra parte più sacra e spirituale, ciò che non metteremmo mai in discussione viene invece pubblicamente dileggiata. Come ci sentiremmo? Il discepolo deve accettare che la sua parte più sacra non venga accettata dagli altri, senza opporsi. Avvertirà un cerchio alla testa che corrisponderà al vedersi incoronato di spine invece del Cristo.

 

    1. Crocifissione: si deve ritenere il corpo un mero oggetto che ci portiamo con noi al pari di tanti altri. Bisogna rompere l’identificazione dell’Io con il corpo, così che esso sia posto al di sotto del suo principio spirituale. Quando si sarà meditato abbastanza su tale sentimento, oggettivando il corpo, compariranno dei segni nella carne in corrispondenza delle ferite inferte a Gesù Cristo sulla croce: è la “prova del sangue” cui seguono le cosiddette stigmate. Sono cinque: due alle mani, due ai piedi, una alla destra del costato. Solitamente sono visibili solo degli arrossamenti, ma possono arrivare a sanguinare, senza tuttavia infettarsi. Possono essere permanenti o passeggere, e vengono solitamente conferite il Venerdì Santo. Interiormente ci si sentirà inermi, sospesi sopra la croce.

 

    1. Morte mistica: si sviluppa il sentimento meditativo che il discepolo è parte del tutto, che il suo essere appartiene al cosmo come fosse un suo arto. Man mano che questo sentimento cresce, cala un velo di oscurità intorno alla coscienza così da non percepire che il nulla. La coscienza ora sente i dolori di tutto il creato come suoi. È la discesa agli Inferi che può permanere a lungo (divenendo la cosiddetta depressione). Quando si arriva al culmine di questa esperienza, si raggiunge il fondamento dell’esistenza, l’Io, così che si vede il mondo spirituale: lo squarciarsi del velario.

 

    1. Sepoltura e resurrezione: quando il discepolo in stato meditativo sente il suo corpo come un oggetto costituito delle stesse sostanze di tutta la Terra, allora si sente sepolto nella terra. Ogni minerale, vegetale o animale gli sarà vicino come il suo stesso corpo. Sarà finalmente entrato nell’Anima del Mondo che è l’anima di Cristo secondo le parole “Chi mangia il mio pane, mi calpesta con i piedi.”

 

    1. Assunzione: è il viaggio celeste che si compie nel momento in cui l’anima abbandona il pensare riflesso del cervello (lunare) per il pensare spirituale dell’Io (solare). Non è possibile descriverne le sensazioni.

 

 

Questa via interiore è particolarmente adatta a coloro che sono più vicini alla “vita contemplativa“: è la via dei mistici che incontrano il Cristo interiore attraverso il sentimento dell’anima, nel microcosmo. Le meditazioni devono avere come costante i sentimenti di umiltà e devozione. Una volta conseguita l’anima del discepolo risorge entro il mondo spirituale. È una via rivolta al passato, ovvero riporta la sequenza di eventi subito precedenti al Punto di Svolta dei Tempi, a quel 33 d.C. in cui la parabola discendente dell’evoluzione dell’umanità divenne nuovamente ascendente. È una vera Imitatio Christi che permette di rivivere passo dopo passo gli eventi che hanno condotto al Mistero del Golgotha mantenendo però la coscienza odierna. Richiede un periodo sabbatico, di ritiro dalla vita attiva, specialmente in zone rurali, di alta montagna, o viceversa in zone desertiche e poco abitate, vicino ai luoghi sacri. Dopo aver conseguito la settima tappa si può tornare a vivere nella società.

 

L’Iniziazione Rosacroce

 

Tuttavia nella nostra vita odierna questa via sta diventando sempre meno praticabile, a causa delle crescenti sfide che l’attacco di Arimane sferra dall’interno della civiltà occidentale. Nell’iniziazione occidentale l’uomo deve combattere attivamente nella guerra spirituale contro Arimane e mettere Lucifero al servizio del Cristo. L’uomo occidentale non può permettersi di sottrarsi dalla comunità che richiede la sua insostituibile presenza.

 

Per questo motivo Christian Rosenkreuz, già nel medioevo, assolse il compito necessario all’evoluzione dell’umanità per formulare una seconda iniziazione che porta agli stessi risultati ma seguendo la “via attiva”. La Confraternita dei Rosacroce da lui fondata fece dono all’umanità di questa nuova via di iniziazione, esteriore, che già era stata preparata nella scuola cristiana di Dionigi l’Aeropagita. Si compone di sette tappe che, a differenza della via cristiana-esoterica possono essere affrontate in un ordine individuale, ad eccezione della prima (lo studio) e l’ultima (la beatitudine divina). È una che, pur mantenendo salda la coscienza dell’Io, si rivolge agli stati futuri dell’evoluzione a differenza di quella cristiana, rivolta al passato. L’iniziato rosacroce anticipa dunque tutti gli stadi evolutivi che verranno passati dall’umanità solo in un remoto futuro.

 

Steiner la descrive come una via d’equilibrio tra quella cristiana e lo yoga indiano:

 

 

    1. Studio: lo studio rosacroce è costituito da puri pensieri, presi dai mondi spirituali. Questi non hanno nulla a che fare con le rappresentazioni suscitate dai sensi nel mondo materiale. Attraverso lo studio dei fatti del mondo spirituale la via rosacroce sviluppa nel discepolo dei potenti sentimenti che corrispondono a quegli stessi fatti. Dal pensare puro si arriva a sentimenti puri. Per questo nella scuola rosacroce non esiste la dipendenza verso il maestro, ma maestri sono i fatti spirituali stessi. Lo studio conduce infine a pensare in modo vivente, così che ogni pensiero germogli e fiorisca in quello successivo secondo un ordine non arbitrario. L’autore così passa in secondo piano rispetto al contenuto che vuole comunicare e che può esprimersi per se stesso.
    2. Conoscenza immaginativa: si deve sperimentare la realtà materiale come espressione della realtà spirituale, affinché quando si osserva un oggetto fisico si veda questo come simbolo di un essere spirituale. Ogni minerale, vegetale o animale saranno dunque l’espressione di esseri spirituali che con la loro manifestazione comunicano la loro essenza. Come l’uomo possiede corpo, anima e spirito; così la Terra li possiede e si esprime esattamente come l’uomo. Ne scaturisce una pedagogia spirituale risanatrice: la conoscenza immaginativa agisce sul corpo eterico e questo riequilibra la circolazione del sangue.
    3. Conoscenza ispirativa: è la capacità di leggere insiemi concatenati di simboli che costituiscono la “scrittura occulta”. I nessi che legano questi simboli vengono sperimentati dal discepolo come il farsi di frasi, di canti, che rispecchiano l’ordine cosmico. La parola spirituale parla all’anima del discepolo che infine impara a organizzare da sé insiemi di simboli, parole e colori che riecheggiano la Musica delle Sfere poiché da questa derivano.
    4. Preparazione della Pietra Filosofale: si tratta di esercizi di respirazione che traggono ispirazione dall’archetipo del ritmo impresso nello stesso cosmo. Il corpo dell’uomo è stato dato in dono al Regno Umano dal Regno Animale e poiché il suo corpo è di natura animale, abbisogna del Regno Vegetale per poter respirare. I vegetali attraverso la fotosintesi producono ossigeno, l’uomo respira l’ossigeno e restituisce anidride carbonica che viene assorbita dai vegetali per produrre il proprio corpo. La pietra filosofale, a questo livello del cammino esoterico, corrisponde al produrre entro l’uomo una sorta di fotosintesi, tale da produrre ossigeno. Questa funzione diventerà poi un organo che, nella futura evoluzione dell’umanità, permetterà di evolvere dall’attuale esistenza del corpo da minerale a vegetale.
    5. Corrispondenza tra macrocosmo e microcosmo: si deve percepire la propria complessa esistenza come un riflesso di ciò che prima vi era al di fuori di essa. Ogni organo interno del corpo umano deriva da esseri prima sparsi nel mondo primordiale. Così il corpo eterico e astrale che sono involucri formati dall’etere e dall’astrale cosmico durante la discesa dell’Io. L’anima umana era prima tutt’uno con l’anima divina, da cui poi si è staccata conchiudendosi intorno allo spirito individuale, l’Io. Tutto ciò che era esteriore viene interiorizzato. Tutto ciò che è fuori è anche dentro e così il macrocosmo vive entro il microcosmo.
    6. Vita entro il macrocosmo: il discepolo rosacroce dovrà leggere il mondo fuori da sé come un libro, è il Libro della Natura. In ogni parte del creato, in ogni creatura dovrà scorgere l’operare di Dio attraverso la meditazione. Scoprirà dunque che nel macrocosmo è contenuta la chiave di comprensione del microcosmo, e viceversa. Nel leggere questo libro, però, non dovrà mai sciogliere la sua stessa coscienza ma mantenerla salda così che possa riconoscere il divino nelle cose del mondo.
    7. Beatitudine divina: quando si sperimenta il microcosmo come riflesso del macrocosmo, quando ogni manifestazione materiale diventa espressione di esseri spirituali allora i pensieri puri si coniugano ai sentimenti puri suscitando lo stato finale di beatitudine divina.

 

 

La via iniziatica dei rosacroce privilegia la “vita attiva” e dunque è la via degli scienziati che incontrano il Cristo nella natura macrocosmica, nel fondamento stesso della materia. La scienza naturale stessa è il fondamento della via esoterica rosacroce: quando si conosce la realtà della Natura senza fermarsi al significato letterale, si arriva al suo intimo significato spirituale. Dallo spirito nella scienza si arriva alla scienza dello spirito.

 

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Dall’Iniziazione all’Evoluzione

 

Tuttavia, nel nostro confronto tra iniziazione orientale e occidentale, possiamo notare che nell’iniziazione teosofica i livelli iniziatici si interpenetrano con quelli di evoluzione, dunque ad un certo punto l’iniziazione comprende anche l’ascesa a un piano spirituale. Tuttavia, per fare ulteriore luce sulla questione dell’iniziazione occidentale e orientale, è bene distinguere iniziazione ed evoluzione.

    1. Iniziazione: è una rinascita del discepolo sul piano spirituale, verso livelli sempre più elevati, che sono appunto i livelli iniziatici. L’iniziato, pur rimanendo allo stesso livello di evoluzione esteriore degli esseri umani, trascende la coscienza ordinaria e anticipa gli stadi evolutivi della futura umanità. Per esempio, al livello dell’Immaginazione il discepolo sperimenta lo stato di coscienza degli angeli, pur rimanendo in forma umana. Allo stato di Ispirazione l’iniziato sperimenta lo stato di coscienza degli arcangeli, a quello di Intuizione dei Principati.

 

    1. Evoluzione: è una successione di stadi nella scala dell’essere che vengono raggiunti in sequenza dall’onda di esistenza che attraversa la catena planetaria di evoluzione, dalla Creazione del mondo fino alla sua fine. L’onda di esistenza attraversa dunque giorni cosmici e notti cosmiche. Per esempio, l’onda di esistenza di noi esseri umani è passata attraverso uno stadio minerale (Antico Saturno), poi vegetale (Antico Sole), animale (Antica Luna) e infine umano (Terra attuale). Successivamente ascenderà al piano degli angeli (Futuro Giove) e così via.

 

 

Fatta questa precisazione, anche nell’iniziazione antroposofica sono presenti tali livelli della “scala dell’essere” ma sono elencati a parte come sequenza di stati che “un’onda di esistenza” passa da una catena planetaria all’altra.

 

Steiner parla così della catena evolutiva alla quale appartiene l’uomo attuale, indicandone sia i passati che i futuri livelli evolutivi. Così come oggi i Regni della Natura stanno affianco all’uomo, così gli stadi superiori stanno accanto a quelli inferiori, tutti contribuendo all’avanzamento nell’evoluzione cosmica. Si articola in sette stadi che coprono lo stesso cammino evolutivo indicato nei 13 livelli della tradizione orientale della teosofica:

 

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    1. Spiriti Elementali: il “piccolo popolo” è nello stadio evolutivo precedente a quello umano, sono composti di sostanza eterico-astrale. Seguono una sequenza ascendente da gnomi, ondine, silfidi e infine le salamandre, la cui natura ignea contiene un accenno di egoità. Quando gli spiriti elementali acquisiscono un corpo fisico passano al livello evolutivo successivo di Adamo.

 

    1. Adamo: cioè gli esseri umani attuali composti con i quattro elementi della Terra. Tra questo livello evolutivo e il successivo si innestano i sette livelli dell’iniziazione cristiana-esoterica e rosacroce. Quando si sviluppa l’Io compenetra completamente il corpo astrale a formare il Sé Spirituale, si passa al livello successivo, l’Adam Kadmon.

 

    1. Adam Kadmon: cioè esseri umani con un corpo astrale purificato in Sé Spirituale, ovvero alla fine del grado iniziatico dell’Immaginazione. Non possiedono corpo fisico, sono gli esseri umani attuali già al grado di evoluzione del Futuro Giove. L’Adamo di Luce segna il ritorno all’uomo universale, androgino, che formano l’anima di gruppo umana superiore, in cui tutte le sue parti mantengono piena coscienza.

 

    1. Bodhisattva: cioè esseri umani con un corpo eterico purificato in Spirito Vitale, alla fine del grado dell’Ispirazione. Sono gli esseri umani attuali già al grado di evoluzione della Futura Venere. I Bodhisattva comprendono i 12 Maestri della Saggezza e Armonia dei Sentimenti, che possono discendere sulla Terra o su altri pianeti per riportare l’evoluzione sul cammino prestabilito.

 

    1. Nirmanakaya: cioè un buddha di compassione che rinuncia al Nirvana per rimanere legato al karma della Terra. Sono gli esseri umani attuali già al grado di evoluzione del Futuro Vulcano. Hanno un corpo fisico purificato in Uomo-Spirito, alla fine del Grado di Intuizione. Nel suo “corpo di emanazione o manifestazione” eterico-astrale, appare come un “amico degli angeli”, in grado di accompagnare i grandi eventi spirituali: il Buddha apparve come Nirmanakaya durante la nascita del bambin Gesù del Vangelo di Luca entro la schiera celeste degli angeli.

 

    1. Pitri o Angeli: in questo livello sono contenuti tutte le Gerarchie Spirituali, dagli Angeli del primo coro fino ai Serafini del nono coro. A questo livello sono i Sette Arcangeli e gli altri Spiriti di Popolo, gli Spiriti del Tempo (Zeitgeist). Tra le entità più sublimi, la cui entità è composta di più gerarchie angeliche, possiamo trovare i Sette Elohim creatori del mondo, i Quattro Viventi, la Divina Sophia e l’Agnello Mistico.

 

    1. Dei: a questo livello vi sono le tre persone della Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo chiamati anche i Tre Logoi. Essi risiedono nell’Eternità e si manifestano nel corso dell’evoluzione in modi particolari. Il Cristo, in quanto Spirito Solare manifesto sulla Terra, è il Figlio.

 

 

Se vogliamo fare un confronto diretto tra i livelli iniziatici orientali ed occidentali dobbiamo ora operare un’interpolazione tra livelli iniziatici ed evolutivi occidentali. Nel secondo livello di evoluzione dell’essere, allo stadio di Adamo, possiamo collocare i sette gradini dell’iniziazione cristiana-esoterica o rosacroce, per poi continuare con i successivi stadi della catena evolutiva a cui l’uomo appartiene.

 

Se interpoliamo in questo modo i sette livelli evolutivi della “scala dell’essere” con i sette livelli iniziatici della via esoterica occidentale otteniamo la corrispondenza con i 13 livelli dell’iniziazione orientale teosofica:

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Le differenze tra Iniziazione Orientale e Occidentale

 

Dobbiamo ora rapportare questi livelli ai livelli iniziatici dell’antroposofia. Per fare questo dobbiamo tenere presente della differenza di ordine dell’iniziazione occidentale (rosacroce o antroposofica) rispetto a quella orientale (teosofica): mentre l’iniziazione orientale parte dal basso (corpo fisico) e arriva al corpo mentale; l’iniziazione antroposofica-rosicruciana va in senso opposto, parte dall’alto e cioè dall’Io e arriva al corpo fisico, che essendo il più denso è quello dove operano le forze spirituali più elevate.

 

In generale, l’iniziazione teosofica-orientale porta al distacco dal mondo fisico, mentre quella antroposofica-occidentale porta alla manifestazione dello spirito nel fisico, e dunque alla “creazione dal nulla”. La via orientale mira a disperdere la coscienza nel Nirvana, quella occidentale a espandere la coscienza dell’Io, fino a comprendere i mondi spirituali. La via orientale porta al disinteresse verso la materia considerata solo illusione della maya, mentre la via occidentale (incorporando l’alchimia) lavora sulla materia per spiritualizzarla. Questo è il processo che ha permesso a Steiner di fondare così tanti indirizzi assolutamente nuovi.

 

Nello specifico possiamo notare una differenza nella concezione orientale (teosofica) ed occidentale (antroposofica) dei Maestri. In antroposofia, sono ascesi solo cinque dei 12 Maestri della Saggezza e Armonia dei Sentimenti chiamata anche la Cerchia dei 12 Bodhisattva, corrispondendo al settimo livello della teosofia. Questi cinque maestri sono oggi in attesa, interverranno nel percorso evolutivo dell’umanità solo una volta raggiunta la successiva metamorfosi terrestre, il Futuro Giove. Sono invece attivi sette di questi Maestri o Bodhisattva e corrispondono al sesto grado precedente all’ascensione nell’elenco teosofico, così come ai sette Maestri della Blavatsky.

 

Nonostante ciò, la differenza più radicale non riguarda i Maestri ma l’Essere del Cristo: essendo in antroposofia una delle Tre Persone della Trinità, è ad un livello ben più elevato rispetto ai Bodhisattva, che anzi operano sotto l’influsso dello Spirito Santo. È nel passaggio tra l’Iside Svelata e la Dottrina Segreta, i testi fondanti della teosofia della Blavatsky, che troviamo un radicale stravolgimento dell’atteggiamento nei confronti del Cristo. Rudolf Steiner indica chiaramente che, mentre l’Iside Svelata conteneva rivelazioni date dai Maestri Occidentali, e dunque non era ostile al Cristo, nella Dottrina Segreta questi stessi Maestri si sono ritirati per far posto a dei Maestri Orientali, Kuthumi e Morya, la cui comprensione del mondo comprendeva solo la saggezza Atlantidea, e dunque ciò che si era svolto prima del Diluvio Universale, mentre mancavano completamente della comprensione del Mistero del Golgotha, così che Cristo divenne un Maestro fra tanti altri.

 

La radicale differenza tra i risultati dell’iniziazione orientale e occidentale è storicamente culminata nella scissione della società antroposofica da quella teosofica: Annie Besant e Charles W. Leadbeater, a capo della Società Teosofica dopo la Blavatsky, riconobbero infatti in Jiddu Krishnamurti il “nuovo maestro mondiale” che avrebbe dovuto coincidere con il ritorno del Cristo in forma fisica. Steiner si oppose a questa assurdità spirituale, scaturita dalla mancanza di percezione diretta del Cristo che l’iniziazione orientale provocava, essendo rimasta ai tempi precedenti al Mistero del Golgotha. Il Cristo infatti si era già manifestato, sebbene non nel corpo fisico, intorno all’anno zero: dalla Resurrezione in poi il Cristo si manifestava nel mondo eterico. Paolo fu “fulminato sulla via di Damasco” proprio sperimentando questa nuova manifestazione, il Cristo Eterico. Dopo la scissione, Krishnamurti stesso rinunciò al ruolo che gli era stato imposto dalla società teosofica e sconfessò le proiezioni della Besant e Leadbeater.

 

La Bailey entrò nella Società Teosofica nel 1917 e ben presto entrò nella Sezione Esoterica di New York. Come Steiner, la Bailey si rese conto della decadenza progressiva della teosofia di Adyar sotto la guida di Besant e Leadbeater. Ella volle restaurare il lavoro di fondazione fatto dalla Blavatsky per proseguire da quel punto in poi. A quel punto fu contatta dal Maestro Tibetano Djwal Khul, il cui impulso spirituale era già alla base della fondazione della Società Teosofica della Blavatsky. Continuò a portare avanti la sua forma di teosofia attraverso le comunicazioni del Maestro Tibetano, fino a che Annie Besant non la espulse dalla società teosofica.

 

A quel punto fondò la Scuola Arcana, incentrata sul rapporto tra i Sette Raggi, l’astrologia esoterica e la psicologia. La teosofia della Bailey si sarebbe poi trasformata nella New Age, In cui l’Età Nuova è l’Era dell’Aquario. La Bailey, seguendo l’impulso occidentale dell’Iside Svelata, restaurò anche la presenza più preponderante del Cristo tra i Maestri, chiamandolo “Il Maestro dei Maestri”, entro la sua teosofia, senza tuttavia arrivare alla piena comprensione del Mistero del Golgotha, come avvenne invece nel caso di Steiner. La sua concezione del Cristo infatti rimane esteriore e concorda con quella del ritorno del Cristo ed i Maestri esposta da Leadbeater, mentre già la Blavatsky insisteva nella nel ritrovare il “Christos individuale interiore”.

Il livello iniziatico di Rudolf Steiner

 

Capita di leggere la voce, del tutto infondata, che Steiner “non passò la terza iniziazione”. Tuttavia si deve fare attenzione: la “terza iniziazione” di cui parla la teosofia non corrisponde che al passaggio tra l’Immaginazione e l’Intuizione seguendo la via occidentale! Questa è l’origine di tale ingiusta voce riguardo a Steiner! Dato che Steiner raggiunse certamente l’Intuizione, come testimoniato dall’assoluta novità del suo operato, ne consegue che la sua individualità spirituale è ben più elevata della terza iniziazione teosofica, ma anzi arriva almeno all’equivalente del sesto livello nella classificazione orientale.

 

Basandoci sull’immenso corpus esoterico dell’antroposofia, sappiamo con precisione che Steiner raggiunse l’Intuizione, ovvero incontro il più alto essere spirituale presente al momento sulla Terra, il Cristo Eterico (ovvero la “seconda venuta” o “fulminazione sulla via di Damasco”). A prova di ciò c’è la più ampia cristologia esoterica mai concepita. Di conseguenza ebbe la capacità di controllare il suo corpo eterico e astrale per comprendere sia le parole che le immagini spirituali che poi restituì e divulgò con la sua attività di conferenziere: le parole degli esseri spirituali vennero tradotte in mantra e versi, il linguaggio con l’euritmia, le immagini con l’architettura e la pittura. L’agricoltura biodinamica fu invece il risultato delle sue esperienze sovrasensibili con elementali, anime di gruppo (minerali, vegetali e animali) e gerarchie angeliche. Sappiamo anche che ebbe esperienza delle sue vite precedenti, ma le tenne segrete. Se ne scoprirono indizi sparsi solo dopo la sua morte. Tra le precedenti incarnazioni si annoverano: Enkidu il selvaggio compare di Gilgamesh, Aristotele, San Tommaso d’Aquino.

 

Altre conferme dell’immensità dell’individualità spirituale di Steiner ci viene, per esempio, dagli Inklings, il gruppo di scrittori di cui C.S. Lewis e Tolkien facevano parte, ruotava intorno all’antroposofo Owen Barfield. Soprannominarono Steiner “il più grande segreto del XX Secolo”. Non è difficile vedere come sia Narnia che il Signore degli Anelli traggano chiara ispirazione dall’antroposofia.

 

Perfino in ambito massonico gli fu riconosciuto, senza bisogno di alcuna “tegolatura” o qualsivoglia rituale iniziatico, i gradi 33°, 90° e 96° entro il Regime di Misraim, ovvero la massoneria più alta ed esoterica. La linea iniziatica è quella del Regime Egizio, la stessa di Cagliostro (Massoneria Egiziana), Raimondo di Sangro Principe di Sansevero e Giuseppe Garibaldi, che la unificò con il Regime di Memphis e di cui potete leggere approfonditamente in questo articolo.

 

Ora, nessun altro esoterista ha mai coperto tutti i campi dello scibile e dell’esperienza umana come Rudolf Steiner, entrando così nel vivo della cultura del tempo, tanto che esistono molteplici iniziative che direttamente o indirettamente si rifanno all’antroposofia. Non solo riformò il suo tempo, ma anticipò anche il tempo presente e il futuro dandolo in forma adeguata all’essere umano, tanto che solo oggi si comprendono alcune sue affermazioni in campo scientifico-spirituale.

 

Da tutto ciò ne consegue dunque che il suo livello non può che essere superiore a quello della maggior parte degli esoteristi (e iniziati) nella storia dell’umanità. Steiner non è solo un esoterista, Steiner fu un iniziato con la capacità di “creare” un’intera cultura a partire dalla sua stessa esperienza indipendente e cosciente dei mondi spirituali. Per capirlo, basta andare in una libreria esoterica e vedere il numero, l’ampiezza dello spettro e la profondità dei temi trattati da Steiner. Per comprendere poi quale sia questa nuova cultura, basta recarsi a Dornach al Goetheanum e vedere l’unicità della sua opera e l’attività a livello mondiale che là si svolge quotidianamente.

 

Diverse sono le posizioni degli antroposofi al riguardo: secondo Judith von Halle e Hermann Keimeyer, Steiner è stata l’ultima incarnazione fisica del Maestro della Saggezza chiamato “Serapis”. Secondo Marie Steiner, fu l’ultima incarnazione fisica del Maestro Gesù. Altri ancora (Herbert Wimbauer, Adolf Arenson e Heinz Eckhoff) lo considerano un’entità superiore ai Maestri Ascesi (nella serie teosofica, alla settima iniziazione), ovvero il Maitreya Buddha.

 

Per quanto queste visioni siano diverse, tutte concordano: quando parliamo di Rudolf Steiner, stiamo dunque parlando di un’entità spirituale altissima, come minimo al grado di Maestro della Saggezza e Armonia dei Sentimenti.

 

Potenze spirituali dal Sole scaturite che illuminate e glorificate i mondi: il pensare divino vi ha destinato a formar di Michele la luminosa veste. Lui, del Christo il messaggero  in voi rivela il sacro cosmico volere che gli uomini guida. Voi, luminosi esseri dei mondi eterici, portate agli uomini la parola del Christo. Così si presenta l’araldo del Christo  nelle anime assetate in attesa. Che la vostra parola di luce le possa illuminare, nell'epoca cosmica dell’uomo-spirito. Voi, i discepoli della conoscenza spirituale, accogliete il saggio accennare di Michele, accogliete la parola d'amore del cosmico volere nelle mete supreme dell'anima vostra. (Testo e disegno originale di pugno di Rudolf Steiner, proveniente da collezione privata)


« Potenze spirituali dal Sole scaturite
che illuminate e glorificate i mondi:
il pensare divino vi ha destinato
a formar di Michele la luminosa veste.
Lui, del Christo il messaggero
in voi rivela il sacro cosmico volere che gli uomini guida.
Voi, luminosi esseri dei mondi eterici,
portate agli uomini la parola del Christo.
Così si presenta l’araldo del Christo
nelle anime assetate in attesa.
Che la vostra parola di luce le possa illuminare,
nell’epoca cosmica dell’uomo-spirito.
Voi, i discepoli della conoscenza spirituale,
accogliete il saggio accennare di Michele,
accogliete la parola d’amore del cosmico volere
nelle mete supreme dell’anima vostra. »

(Testo e disegno originale di pugno di Rudolf Steiner, proveniente da collezione privata e citati dall’amico antroposofo Piero Cammerinesi)

 

 

di Giorgio Tarditi Spagnoli

 


Fonte: Giorgio Tarditi Spagnoli – Antroposofia, Scienza dello Spirito 
(blog personale dell’Autore)

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