di Michael Jackson
«Dissi che avresti dovuto farlo. Tu dicesti di no.
Ne parlammo e accordammo che forse ci saremmo potuti venire incontro.
Dissi che avevi torto. Tu insistevi di aver ragione.
Ci demmo la mano, e il torto e la ragione non ebbero più ragione di esistere.
Iniziai a piangere. Iniziasti a piangere anche tu. Ci abbracciammo, e fra di noi crebbe un fiore di pace.
Quanto amo questo mistero chiamato “Noi”!
Da dove è venuto fuori, forse dal nulla?
Ci ho pensato e sono giunto ad una conclusione: mi sa che “Noi” è il figlio preferito dell’amore, perché finché non ci veniamo incontro, “Noi” non esiste nemmeno. Arriva sulle ali della tenerezza; parla attraverso la nostra silenziosa comprensione. Quando rido di me o ridi di te, esso sorride. Quando ti perdono o mi perdoni, danza in giubilo.
Quindi, “Noi” non è più una scelta, non se io e te decidiamo di crescere insieme.
“Noi” ci unisce, e ci rende più forti; si fa carico del nostro fardello quando io e te siamo pronti a mollare.
A dir la verità, io e te ci saremmo arresi da molto tempo, ma “Noi” non ci ha lasciati. È troppo saggio.
“Guardate nei vostri cuori”, dice. “Cosa vedete? Non io e te, ma solo Noi”. »
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Fonte: Dal libro “Dancing the Dream”, di Michael Jackson.
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