Spiritualità

I tempi della realizzazione spirituale

di Omraam Mikhaël Aïvanhov

Immaginate di aver commissionato un palazzo; può darsi che sia già progettato ma, non essendo ancora concretizzato nella materia, voi continuate a dimorare nella solita vecchia baracca. Ma questo palazzo arriverà. Dal momento che lo avete commissionato e avete pagato, vi giungerà sicuramente. Ma occorre molto tempo prima che il lato sottile ed eterico del pensiero venga condensato e concretizzato. Dunque non crediate che, se i vostri desideri non si sono ancora realizzati nel mondo visibile e tangibile, significa che non si stanno realizzando da qualche altra parte. Sì, molte cose sono già in cammino, miei cari fratelli e sorelle, solo che voi non le vedete.

Sovente vi ho sentiti dire: « Sono anni e anni che lavoro, che prego, che medito, ma senza alcun risultato!» Quanto vi sbagliate! Parlare così equivale a non aver imparato nulla da questo Insegnamento straordinario. Sì, poiché dovete sapere che per ottenere dei risultati materiali attraverso il lavoro spirituale, occorre molto tempo.

Sento che qualche volta lo pensate perfino nei miei confronti: «Lei sostiene di svolgere un lavoro, ma dove sono i risultati? Non si vede nulla». Sì, forse, per il momento, ma il fatto è che non amo intraprendere delle cose facili e di rapida realizzazione. Mi sono buttato su quanto è più difficile e più lento da realizzare, ed è per questo che non vedete grandi risultati. Eppure io vedo, vedo i vostri progressi, le vostre trasformazioni. Se volessi delle cose facili, esse sarebbero visibili con maggior celerità quando addirittura non sarebbero già realizzate, come certe piante che, nel volgere di qualche mese, danno già dei frutti. Sì, ma le mie piante sono di una natura tale da richiedere molto più tempo per crescere e dare dei frutti. Ma che frutti!

Se credete che vi stia ingannando, siete liberissimi di crederlo. Ma io so quello che so. Mi interessa e mi attira soltanto ciò che è molto difficile, ai limiti dell’irrealizzabile. Perché chiedere ciò che è facile e che non durerà? Vale la pena di lavorare solo su qualcosa il cui splendore oltrepassa l’immaginazione. Prendete qualcuno che investirà cinque o sei anni della sua vita per diventare medico, ingegnere o chimico. Cosa sono cinque o sei anni? Perché non concentrarsi su una qualità che si svilupperà davvero solo dopo secoli? Ad esempio, l’intelligenza divina, la bontà celeste, la padronanza di sé… Credete che in quattro o cinque anni conseguirete una laurea in padronanza di voi stessi? Ebbene, è lì che bisogna insistere, su ciò che non è facile. Un diploma di manicure o di pedicure si consegue in qualche mese. È facile, troppo facile…

Ora inviterò gli esseri umani ad entrare in altri settori, ad intraprendere altre attività, e si vedrà se in cinque, sei o dieci anni conseguiranno dei diplomi o delle lauree. Ci vogliono secoli per conseguire una laurea di questa natura! Sì, ma ne vale la pena.Per quanto mi riguarda, non è forse vero che ho intrapreso la cosa più difficile? Trasformare gli esseri umani è pressoché impossibile, irrealizzabile, ma è ciò che mi tenta ed è ciò che voglio: trasformarvi tutti, senza eccezione, rendervi felici, in buona salute, liberi, ricchi e donarvi la pienezza. È possibile? Certamente, grazie alla vostra buona volontà.

Supponiamo ora che certi «filosofi» ritengano che mi sono sbagliato nello scegliere un compito la cui insensatezza è stata provata molto tempo fa, e che io sia da compiangere poiché credo ancora che gli esseri umani sono perfettibili, che una scintilla divina è deposta in loro, che il Regno di Dio si insedierà sulla terra, mentre tutti gli avvenimenti del mondo sembrano dimostrare l’esatto contrario… A questo risponderò che la natura umana corre il rischio di sbagliarsi, che molti si sbagliano nella vita, ma che ognuno ha il diritto di scegliere il proprio modo di ingannarsi.

Visto e considerato che altri hanno scelto di sbagliare in un particolare ambito — politico, artistico, scientifico o religioso — perché io non dovrei avere il diritto di sbagliare alimentando l’ideale di tra-sformare gli esseri umani? Dunque io mi trovo nell’errore e nelle illusioni (beninteso!), perdo il mio tempo (è chiaro!), inseguo il vento (è indubbio!), ma è proprio con questi «errori» e queste «illusioni» che sono felice, che sono nella pienezza e nella luce. Allora ciò diventa inquietante per voi tutti giacché rischiate di essere coinvolti nelle mie stesse illusioni, nei miei stessi errori… e nella stessa indescrivibile felicità! Perciò vi consiglio di prendere dei provvedimenti e delle precauzioni finché siete ancora in tempo, dal momento che, dopo, sarà troppo tardi . Come vedete, sono onesto e hi ho messo in guardia.

di Omraam Mikhaël Aïvanhov


Fonte: www.fratellanzadiluce.com

 

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