MisteriScienza

Gli animali hanno perso la “bussola”?

di Gabriele La Malfa

Da qualche anno assistiamo amareggiati a inspiegabili spiaggiamenti di delfini e di balene e a rotte sbagliate di uccelli migratori. Ultimamente abbiamo visto in TV spiaggiamenti di migliaia di delfini nelle Filippine e di centinaia di balene in Australia. Ma cosa sta accadendo?

E’ inevitabile che ci si chieda perché tutto questo stia accadendo solo da qualche anno e in fase sempre più crescente. Le spiegazioni che gli scienziato hanno cercato di dare, dal super virus letale per i mammiferi del mare, agli esperimenti con sonar delle marine militari che disorientano i cetacei, non convincono più. Il fenomeno è più vasto di quanto si possa immaginare soprattutto se si considerano i clamorosi errori di rotta di milioni di uccelli che dall’Africa ogni anno migrano sul continente euroasiatico e viceversa e che da qualche tempo invece di tornare sui soliti posti finiscono a centinai di chilometri lontani. Accademia Kronos ha intervistato studiosi e scienziati dell’ENEA, del CNR e di vari istituti universitari, tra cui professori dell’Università della Tuscia di Viterbo, per cercare di capire. Quello che è emerso dai vari incontri, soprattutto con zoologi, è che quasi tutti gli animali che effettuano le grandi migrazioni periodiche o spostamenti, vedi le balene, di migliaia di chilometri, sono dotati di sensori biologici sensibili al magnetismo terrestre. Grazie a questa peculiarità congenita, da tempi immemorabili uccelli e cetacei ed altri animali effettuano migrazioni di migliaia di chilometri da un continente all’altro o da un oceano ad un altro per svernare, trovare cibo e accoppiarsi, senza mai sbagliare rotta. Tutti orientati verso due fari magnetici terrestri: il polo nord e il polo sud. Ma se questi  fari si spostano o si affievoliscono è inevitabile che si finisca per perdere l’orientamento. Uno dei motivi di questa situazione è imputabile al Sole, che da diversi mesi, ma per alcuni da alcuni anni,  sta modificando sensibilmente il proprio campo magnetico. Magnetismo solare e vento solare interagiscono con il magnetismo terreste aumentandolo o diminuendolo.  E’ purtroppo c’è un dato di fatto: il Sole sta prolungando la sua fase di quiete tra il 23° ciclo, terminato a gennaio del 2008, e il 24° atteso a maggio scorso. Ben 11 mesi di ritardo, un fatto mai accaduto da quando il Sole è osservato con criteri scientifici. Questo fenomeno preoccupa per i risvolti climatici e per l’efficienza del campo magnetico terreste. Gli stessi scienziati ammettono che è in atto una diminuzione del campo magnetico terrestre causato forse dalla anomala fase di quiete solare. Oltre a ciò qualche scienziato sta ravvisando, attraverso alcuni fenomeni minori, l’inizio dell’inversione dei poli magnetici terrestri che si verificano ogni 200.000 anni e che, sempre secondo gli scienziati, segnano un ritardo di 500 anni.
Quindi sulla base delle varie interviste si è in parte compreso il fenomeno dei grandi spiaggiamenti e delle rotta sbagliate degli uccelli migratori. Non sono quindi super batteri o virus, né esperimenti elettronici militari( in questo caso il fenomeno potrebbe essere relegato ad un circoscritto territorio o porzione di mare) a causare tutto ciò, ma il magnetismo terrestre influenzato dall’attività solare e in parte dal nucleo interno della Terra.

IL SOLE E L’INFLUENZA SUI CAMPI MAGNETICI TERRESTRI
Continue variazioni nella velocità, densità, campo magnetico, etc. del vento solare determinano un incessante stato di variabilità all’interno della magnetosfera e condizioni fisiche molto complesse. Le variazioni magnetosferiche, attraverso complessi meccanismi fisici investigati, determinano oscillazioni del campo magnetico terrestre e, conseguentemente, anche le microfluttuazioni “regolari”. Il vento solare può essere accompagnato da una macroturbolenza, responsabile delle tempeste geomagnetiche, oppure dalla microturbolenza generatrice delle micropulsazioni del campo magnetico terrestre.

Crisi solare sempre più profonda


Venti solari e magnetismo. Negli ultimi 13 anni la pressione dei primi è calata del 20%

INVERSIONE DEI POLI MAGNETICI DELLA TERRA

Per inversione dei Poli si intende di quelli magnetici. Già normalmente il polo magnetico effettua una fluttuazione dovuta alla rotazione terrestre, alla massa e al fatto che il nucleo ferroso della Terra, per attrito con le masse magmatiche sovrastanti, agisce come una sorta di gigantesco magnete. Tali fluttuazioni fanno sì che il polo magnetico non sia stabile (attualmente si trova in Canada) ma si sposti. Ogni largo periodo di tempo (si pensa 200.000 anni) i poli si invertono, di modo che il polo positivo prenda il posto di quello negativo e viceversa. le fluttuazioni dei poli magnetici si sono potute osservare e calcolare tramite il raffreddamento delle colate laviche preistoriche le quali, a causa del loro contenuto in elementi ferrosi, erano orientate verso il polo magnetico dell’epoca.

Gabriele La Malfa

Fonte: Accademia Kronos

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