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Golfo del Messico: un’atomica per chiudere la falla e salvare gli oceani?

Premetto che non sono “nuclearista” in genere e non tanto per terrore della potenza dell’atomo, ma per la certezza della pochezza e criminalità “umane” (?) che la dovrebbero gestire. Tuttavia, quel che sta accadendo nel Golfo del Messico è drammaticissimo, non solo per il territorio circoscritto (che già sarebbe gravissimo) ma per la sopravvivenza di TUTTO il pianeta. Sicuri che l’abbiamo capito bene che la faccenda sta i questi termini?

Per tentare una soluzione a questa gravissima falla di greggio, si leggono notizie sulla necessità di una bomba atomica sia da fonti “ufficiali” (v. Corriere della Sera), che alternative, vedi la mia traduzione che segue da http://www.rense.com/general90/war.htm.

Sul tema, ripeto gravissimo, mi sono riproposta astinenza ferrea da indigestione emotive dai soliti slogan e  tifoserie soprattutto buoniste-ambientaliste e invece mi sono presa la briga di leggere con attenzione ciò che vi propongo nel seguito tradotto. Riflettiamoci seriamente. Non sono partiti, fazioni, etnie, squadre di calcio che sono in discussione, ma la sopravvivenza di tutto il pianeta e nostra, della razza umana, già minacciata su molti altri fronti…

Seppur nella durezza del linguaggio, mi auguro che il testo che segue possa servire per comprendere meglio la situazione e far opportunamente riflettere.

UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA ALL’UNIVERSO?

Una cosa è dichiarare guerra a nazioni povere o in lotta per migliorare i profitti della plutocrazia che governa il mondo in questo momento: ma del tutto altra cosa è attaccare il DNA di questo piccolo pianeta blu nel suo nucleo fuso; soprattutto quando un tale colpo mortale non può essere fermato dagli sforzi striminziti di coloro che hanno scelto di attaccare proprio le forze della natura che danno a tutti noi le vite che stiamo cercando di vivere oggi

Ciò che è accaduto nel Golfo del Messico sta per aprire un collegamento diretto al nucleo fuso del pianeta che potremmo non essere in grado di controllare.

L’essere caduto di cui sopra, da un lato si è paralizzato con la sua ossessione di sogni eccessivi, dall’altro si trova protagonista nell’abisso ignoto  della sua stessa creazione:  il mondo potrebbe trovarsi presto  quasi impotente davanti alle forze primordiali  che abbiamo consentito alla BP di disturbare, nel nome diabolico dei profitti privati rispetto alla possibilità di sopravvivenza di questo pianeta.

La popolazione del mondo è stata di natura bellicosa per migliaia di anni senza rendersi conto di cosa questo significhi letteralmente per la sopravvivenza del pianeta.

La maggior parte delle persone non ha idea che esiste un DNA-sacro in natura che "SE" mandato in frantumi, metterà fine alla vita su questo pianeta.

Quel DNA è fondamentale per tutto ciò che vive ed è ciò che unisce ogni azione e reazione nel mondo, indipendentemente dalle azioni delle persone o delle politiche in qualsiasi luogo, è ciò che mantiene la ‘vita stessa’ in equilibrio.

Abbiamo semplicemente permesso ad una compagnia petrolifera interamente corrotta e ai suoi investitori di metterci tutti in pericolo per un eccesso di avidità che avrebbe dovuto essere evitato molto tempo prima che venisse consentita questa operazione di trivellazione a grandi profondità nel Golfo del Messico

Prima che ogni popolo possa veramente iniziare a vivere una «vita autentica», certe realtà devono essere accettate, per consentire ad un vero futuro di esistere.

Questo inizia con il DNA della natura che richiede equilibri nel corso della vita, che devono essere affrontati con ordine, poichè la vita – ovunque-  possa essere rinnovabile per poter continuare.

Quando il mondo abbracciò l’ "usa e getta", tale pratica creò un considerevole squilibrio, veramente troppo costoso perché venisse usato per tutto anche per cose totalmente inutili  come i prodotti consumistici; non abbiamo provveduto a gestire ciò che, creato in questo modo,  diventa rifiuto.

Ciò comprende tutto, dai rasoi usa e getta alle scorie nucleari; dalla plastica
ai pannolini usa e getta. Ci sono altri prodotti che avrebbero potuto essere utilizzati e che non avrebbero creato rifiuti non biodegradabili; ma poi i profitti sarebbero stati minori ed ecco quindi la "priorità-commerciale" a strombazzare come una fanfara sulla capacità di sopravvivenza del 93,5% del pianeta, che non vive negli Stati Uniti.

Per mantenere attivo l’incubo, la plutocrazia creò "l’eccezionalità”, ovvero l’arte di concedere deroghe ai maggiori  inquinatori e ciò in riferimento a quelle pratiche particolarmente serie che veramente minacciavano tutto il nostro sistema di vita.
Un esempio è la possibilità di trivellare, per la ricerca del petrolio, a tali  profondità dell’oceano, da rendere impossibile anche agli stessi individui che trivellavano i pozzi, di controllare quelle azioni universali che stavano mettendo in moto.

Quella vasta serie di “eccezionalità”  alle leggi necessarie per la sopravvivenza umana è diventata il pugnale che ha ucciso le nostre possibilità di avere un mondo in grado di sopravvivere.

Questo è stato chiaramente illustrato negli eventi  che ora si dipanano nel Golfo del Messico appena fuori la riva costiera della Louisiana. Ecco un breve riassunto da parte di un ingegnere che lavora con questi problemi:

"Primo fatto: la stima iniziale era di circa 5.000 galloni di petrolio al giorno che si riversavano nell’oceano. Ora stanno dicendo 200.000 galloni  al giorno. Questo fa più di un milione di galloni di petrolio grezzo a settimana!

Sono un ingegnere con 25 anni di esperienza. Ho lavorato su alcuni grandi progetti  con grandi macchine. Forse è per questo che questo grande casino mi è cosi chiaro (e non lo è invece per i milioni che non hanno questa conoscenza).

In primo luogo, la piattaforma BP stava trivellando alla ricerca di ciò che loro chiamano “petrolio dal profondo” . Escono dove l’oceano è profondo circa 5.000 piedi e trivellano per altri 30.000 piedi nella crosta della terra. Questo è proprio il limite di ciò che la umana tecnologia può fare. Bene, questa volta hanno colpito una tasca di petrolio ad una pressione cosi alta, che questo ha fatto scoppiare tutte le loro valvole di sicurezza, tutto fino alla piattaforma di perforazione e ha quindi fatto sì che la piattaforma  esplodesse e affondasse.

Prendetevi un momento per afferrare l’importanza di questo. La pressione dietro questo petrolio è stata così alta che ha distrutto il massimo sforzo della scienza umana per contenerlo.

Quando la piattaforma è affondata, si è capovolta  ed è planata  sulla sommità del foro di trivellazione  a circa 5.000 piedi sotto l’oceano.

Ora hanno un buco nel fondo dell’oceano, a 5.000 piedi di profondità con relitto di piattaforma di trivellazione che sta depositata sulla sommità del rigurgito di 200000 barili di petrolio al giorno, nell’oceano.

Prendetevi vi prego un momento per considerare tutto ciò!

In primo luogo devono togliere la piattaforma petrolifera dal foro per raggiungerlo e cercare di tapparlo. Sapete che tipo di sforzo sarà necessario per rimuovere quel relitto di piattaforma, che sta a 5000 piedi sott’acqua?

Quella sola operazione richiederebbe anni e centinaia di milioni per essere realizzata. Allora, come tappereste quel buco nel fondale fangoso dell’ oceano? Non c’è modo. Semplicemente NON c’è modo.

L’unico pezzo di tecnologia umana che potrebbe risolvere questo problema è una bomba nucleare. Non sto scherzando. Se piazzano un ordigno nucleare laggiù in fondo al posto giusto, questo potrebbe sigillare il foro. Nulla meno di questo potrà funzionare.

Se non possiamo tappare quel buco, quel petrolio distruggerà gli oceani del mondo. E’ necessario solo  un quarto di olio per motori  perchè 250.000 galloni di acqua dell’oceano diventino tossici per la fauna dell’oceano. Cominciate adesso ad avere un senso della immensità del problema?

Ciò che anche salirà dal nucleo fuso del pianeta sarà l’orgoglio e l’avidità che continueranno a fratturare tutto in questi tempi attuali. Questo porterà a dissolvere tutte le considerazioni naturali della vita quotidiana, che la natura stessa ci ha portato, causa il conseguente squilibrio che non porterà altro che soluzioni terminali.

La natura ha creato quello di cui abbiamo goduto per centinaia di generazioni che hanno costruito le vite umane nel corso dei secoli di cooperazione con la natura. È questa “civiltà” molto fragile anche se totalmente integrata che viene ora distrutta dalla pratica criminale della “eccezionalità” che motiva questi fuorilegge ad espandere la loro sempre più forte presa mortale sul resto di noi, su questo piccolo pianeta blu.

Quando per qualcosa di temporaneo e brevettato, come i profitti privati illeciti di pochi rispetto all’assoluta necessità di continuità globale per l’intero pianeta, le realtà naturali vengono ignorate o tenute in ostaggio, allora il mondo deve agire per porre fine a questa pratica.

Servizi di base quali acqua, carburante e cibo sono troppo importanti per tutti per essere lasciati ai capricci del business delle imprese privatizzate e dei loro contorti disegni per schiavizzare la razza umana.

L’equilibrio in questo mondo è nuovamente minacciato, dagli stessi criminali, che hanno già rubato quasi tutto ciò che pensavamo fosse nostro, da quando siamo entrati in questo Nuovo Millennio Criminale,  che ha avuto inizio con “il botto Bush” , i cui proprietari hanno ora dichiarato che "noi rimarremo in una guerra infinita per i prossimi 80anni". Il portavoce è ora la “Obamanation” che comunque non avrà successo nemmeno nel chiudere Guantanamo» ma ora ci assicura che "la BP pagherà tutto!"

Cazzate. E tutti lo sanno. Tanto per cominciare, la BP dovrebbe essere multata di trilioni di dollari, quel che alla fine tutto questo costerà, anche se sarà probabilmente inarrestabile. Posto che "se non possiamo tappare quel buco, quel petrolio andrà a distruggere gli oceani del mondo.

Dico questo perché la contaminazione degli oceani che è iniziata nel Golfo del Messico si diffonderà direttamente nella corrente del Golfo, che verrà portata in giro in tutto il mondo. Cosi tanto più a lungo tutto ciò continua, tanto maggiore sarà l’inquinamento globale dell’ approvvigionamento idrico mondiale, che solo a malapena può iniziare con un trilione di dollari di danni reali

Questa alluvione di petrolio pressurizzato che si espande, continuerà ad aumentare, fino a quando qualcosa di massivo non venga fatto per chiudere questa ferita creata in modo criminale, nella crosta della terra.

L’ "azione," qualsiasi cosa si rivelerà poi essere, porterà con sé i suoi effetti collaterali, specialmente se quel “qualcosa” finirà con l’essere un’ atomica o qualcosa di peggiore”.

Jim Kirwan

Traduzione: Cristina Bassi
fonte: http://www.rense.com/general90/war.htmhttp://www.thelivingspirits.net/
3 maggio 2010

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ARTICOLI CORRELATI, NELLA VERSIONE INGLESE DEL SITO:
About the use of dispersant against BP Oil disaster in the Gulf of Mexico
About the massive oil spill in the Gulf of Mexico

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