Arte e MusicaSpiritualità

"ANNA DEI MIRACOLI" (The Miracle Worker, 1962)

di Ciro Scotto

"Anna dei Miracoli"Questo capolavoro del cinema mondiale racconta di una STORIA VERA, e i nomi dei protagonisti corrispondono a quelli reali: Anne Sullivan (l’insegnante) e Helen Keller (la bambina).

Un vero capolavoro del cinema che ha anche importantissme analogie iniziatico-spirituali.

Magistrali poi le interpretazioni di Anne Bancroft nei panni dell’insegnante Annie Sullivan (la “Anna dei Miracoli” appunto) e di Patty Duke nei panni di Helen Keller, una bambina cieco-sordo-muta, praticamente dalla nascita, da quando aveva pochi mesi di vita.
Entrambe le attrici nello stesso anno, infatti, ricevettero un Oscar per questa loro interpretazione.

Nel film, Anna (anche lei una volta non-vedente, ma poi guarita) avrà il difficile compito di educare ed istruire la bambina, la quale a causa della sua diversità è sempre stata molto coccolata e viziata dai suoi genitori, sviluppando così un carattere a dir poco terribile!

Ma qui – come ho già accennato – non mi interessa tanto narrare questa meravigliosa storia, il film in tal senso già fa il suo dovere in modo eccellente, inoltre a fine articolo vi riporto vari link dove potrete approfondirla al meglio.

Qui mi interessa darvi degli spunti particolari coi quali intendere ed interpretare il film e dunque la storia che esso racconta in chiave simbolico-iniziatica:

Con enorme rispetto ed amore per tutte le persone sordo-cieco-mute, voglio però che qui ci sforziamo di vedere la bambina Helen come simbolo-allegoria del nostro ego cieco e sordo ai mondi spirituali, l’animale viziato e dispettoso che cerca di imporsi su tutto e tutti…
– Anna invece è il Maestro-Iniziato col suo discepolo-ego (Helen): anche lei (Anna) infatti da bambina era una non-vedente (simbolicamente quindi una profana, una non-iniziata)…
Ma Anna è anche – in senso ancora più alto – l’Anima-Iniziatrice, appunto il Maestro in noi, il Cristo, che educa l’ego-animale, anche con le “cattive” quando deve, cioè con le sofferenze, ma sempre e solo per il suo Bene Ultimo… per ricondurlo a “vedere” ed “udire” di nuovo, a prendere coscienza del mondo, insegnargli a “comunicare”… e ad amare finalmente la Sua Maestra-Anima!
– Anna-Anima insegnerà Helen-ego a “parlare”, gli darà la “Parola”, cioè il Verbo-Logos-Cristo!
– Toccante e significativo, quindi, è il fatto che Anna-Anima insegnerà ad Helen-ego-discepolo il “nome” delle cose e delle persone, cioè la loro “vibrazione-frequenza intima”: molto commovente la scena finale in cui la bambina, dopo avere voluto conoscere i nomi di varie cose e dei suoi genitori, chiede infine anche ad Anna il suo nome e, quando quest’ultima le risponde “Maestra”, ad Helen scappa una lacrima di commozione che le riga il viso.
– Significativo, sempre nel finale, il fatto che Helen-ego-iniziato ad un certo punto poi si stacchi dalle braccia della mamma biologica per dirigersi verso Anna-Anima-Maestra (con tanto di dispiacere della mamma naturale) per consegnarle una “chiave”: sappiamo tutti, infatti, quanto potente e significativo sia il simbolismo di tale oggetto!
– Il film e la vicenda che esso narra rappresentano, quindi, un vero e proprio “processo alchemico-iniziatico”, un’iniziazione dell’Anima-Anna all’ego-discepolo-Helen, il “Miracolo” finale è il compimento dell’Opera Alchemica (Resurrezione di Helen).

Riporto ora alcune frasi e dialoghi significativi che Anna-Maestra-Anima rivolge a Helen-ego-discepolo:

« No, niente pietà, non ne avrò… per nessuna delle due!
Ti raggiungerò! …Ma come, come… come posso?! »

« Ora devo solo insegnarti… una parola… (sorridendo)… Tutto! »

Helen ha un uovo di gallina in mano, dal quale sta per nascere un pulcino, l’uovo sta lì lì per schiudersi, e Anna le dice:
« Uovo… ha un nome, il nome significa la cosa… oh, è così semplice!
Semplice come nascere.
Helen, quella creatura verrà fuori dal guscio prima o poi…
Vieni fuori anche tu! »

« Come posso raggiungerti?
Raggiungerti, raggiungerti! …Avrei voluto insegnarti,oh, tutto ciò di cui è ricca la Terra, tutto quello che c’è, ed è nostro se lo vogliamo, e ciò che siamo noi sulla Terra, la Luce che noi portiamo e che tramandiamo con le parole.
La luce delle parole si può guardare indietro migliaia di anni, con tutto quello che pensiamo, sentiamo, sappiamo, e comunichiamo…
Nessuno rimane nel buio, e nulla finisce, neanche con la morte!
E io lo so…
Io lo so che basterebbe una parola e potrei mettere il mondo nelle tue mani!
Non so perché me ne importi, ma non ci rinuncio! »

Infine, vi elenco alcune curiosità e sincronicità a mio avviso davvero singolari:
– Il vero nome di “Anne Bancroft” è “Anna Maria Louise Italiano” (aveva origini italiane)… “Anna Maria”, quindi…
Anna anche nella realtà dunque, non solo nel film!
– Il vero nome dell’attrice bambina non è “Patty Duke”, ma “Anna Marie Duke”: anche lei Anna Maria!
– La doppiatrice italiana di “Ann Bancroft” è “Anna Proclemer”: anche lei si chiama Anna dunque.
Entrambe Anna Maria, o semplicemente Anna, proprio come la reale protagonista della vicenda, cioè Anne Sullivan.

Tutti sappiamo che Anna è la Madre di Maria… in definitiva, si tratta di vari aspetti della Madre Divina… che in noi è l’ANIMA-SÉ-SUPERIORE-CRISTO!

Tali sincronicità sembrano suggerire e rimarcare il valore ANIMICO-INIZIATICO del film dunque!

Ora, però, vi lascio alla visione del film, davvero COMMOVENTE (io personalmente faccio fatica a non commuovermi ogni volta che vedo la scena finale, soprattutto perché ne comprendo appieno  il significato più profondo,  in ogni suo livello), PROFONDO ed “INIZIATICO”…
DA VEDERE ASSOLUTAMENTE!

Buona Visione!

di Ciro Scotto



– Qui il link esterno per vedere il film in streaming –> LINK
– Qui, invece, la colonna sonora durante la scena del “Miracolo” finale –> LINK
– Eccovi inoltre il link alla scheda Wikipedia del film in italiano –> LINK

– E, ancora, la scheda del reale personaggio di Anne Sullivan e Helen Keller –> LINK
– E, infine, questo raro filmato con sottotitoli in inglese, nel quale la vera Anne Sullivan spiega come Hellen Keller (anche lei nel filmato) ha imparato a parlare —> LINK 


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