ScienzaSpiritualità

Metamedicina

LA GUARIGIONE COME PROCESSO DI
COMPRENSIONE DELLA MALATTIA


Secondo la visione medico-scientifica corrente queste sono le definizioni di:

SALUTE: (dal latino “salus”), STATO FISICO DI CHI NON È AFFETTO DA MALATTIE, SANITÀ.

MALATTIA: “ALTERATA CONDIZIONE ORGANICA E/O FUNZIONALE DI UN ORGANISMO O DI UNA SUA PARTE, CHE SI CONFIGURA COME UN PROCESSO EVOLUTIVO CHE PUÒ GIUNGERE ALLA GUARIGIONE OPPURE ALLA MORTE” (si può instaurare anche una situazione più statica detta “cronicizzazione” nella quale la persona può sopravvivere per molto tempo, che  non evolve quindi necessariamente verso la guarigione o verso la morte).

GUARIGIONE: (guarire dal germanico WARJAN > lottare)  IL PROCESSO CHE, DALLO STATO DI MALATTIA PORTA ALLO STATO DI GUARIGIONE.

Qual è l’atteggiamento comune di fronte all’insorgenza di un malessere?

Generalmente si entra in uno stato di allarme, si prova rifiuto o fastidio verso ciò che “non va”, spesso ci si arrabbia perché quella condizione alterata ci impedisce di mantenere i soliti ritmi, può sopraffarci la paura al pensiero che possa trattarsi di “qualcosa di brutto” o al contrario scatta un tale rifiuto allo stato di malessere che non gli prestiamo affatto attenzione.

In tutti i casi è raro che un essere umano riesca a porsi di fronte alla malattia con realismo, consapevolezza e responsabilità.

Inoltre, all’insorgenza di sintomi o manifestazioni anomale, la richiesta del paziente e l’approccio medico usuale è nel senso di INTERVENIRE per ELIMINARE.

Questo tipo di visione induce:

– a vivere qualsiasi sintomo o manifestazione “anomala” come una minaccia

– a sentirsi vittime di qualcosa che sfugge al proprio controllo

– ad aver paura

– a mettere la propria salute, e a volte la stessa vita, in mano a qualcun altro (se pur considerato esperto e competente)

– a sottoporsi ad interventi o trattamenti invasivi che presentano spesso gravi effetti collaterali

– a rimanere nell’ignoranza riguardo ciò che sta realmente accadendo nel nostro organismo

Quali sono le PAURE più comuni riguardo la malattia.

Paura del dolore, paura dei microbi, paura del contagio, paura della febbre, paura della debolezza, paura di eventuali deficit permanenti o mutilazioni, paura di ciò che nel nostro corpo aumenta e di ciò che diminuisce, paura di ogni oscillazione che esuli da quei parametri stabiliti “normali”, paura di andare in ospedale, paura di non guarire, paura della morte…

Nel vortice, spesso senza fondo, in cui la persona sofferente rischia di cadere, la paura diventa la vera artefice dell’aggravamento della situazione in quanto, non solo ci spinge a mettere ciecamente la nostra vita in mano a protocolli, tabelle,  statistiche e terapie preconfezionate, quasi sempre invasive ed aggressive, ma provoca inoltre nell’organismo reazioni anche più gravi della disarmonia iniziale.

In che modo la METAMEDICINA può aiutare l’individuo malato?

Attraverso l’ approccio “metafisico” alla malattia .

META dal greco significa “al di là”

FISICO è lo stato materiale e concreto della realtà che possiamo percepire attraverso i cinque sensi, ossia tutto ciò che possiamo toccare, vedere, udire, annusare, gustare.

METAFISICO dunque è lo stato che sta al di là della percezione corporea comune, ossia quella realtà che non riusciamo generalmente a cogliere usando i sensi corporei.

OSSERVIAMO I SEGUENTI ESEMPI:

Tutti dovrebbero essere d’accordo sul fatto che non ha alcun senso affermare che i raggi ultravioletti ed infrarossi, così come gli ultrasuoni e gli infrasuoni, non esistono solamente perché non riusciamo a captarli.

La natura stessa (per esempio le facoltà sensibili di certi animali) e la scienza ci dimostrano che è possibile affermare tali realtà partendo dall’osservazione degli effetti ad esse correlati.

Proviamo quindi, pur riconoscendo e accettando i nostri attuali limiti umani, ad ampliare la nostra visione affinché la nostra mente possa concepire una realtà che, non solo esiste, ma agisce costantemente nella nostra vita, spesso senza che ce ne accorgiamo.

Anche la diagnostica medico-scientifica ci fornisce esempi di come sia possibile, attraverso apparecchiature particolarmente sensibili, indagare in modo più approfondito la realtà fisica, chimica e funzionale del nostro organismo.

Metodologie diagnostiche come l’ecografia, la TAC, la risonanza magnetica, la scintigrafia ecc, usano il principio dell’energia per intervenire sul piano fisico, ed è sempre sul piano fisico che vengono poi verificati gli effetti.

Ma cosi come esistono “energie” attorno a noi, che possiamo usare, “manipolare” e indirizzare secondo i nostri obiettivi, esistono anche campi energetici diversi che “vitalizzano” il nostro corpo fisico, che altrimenti sarebbe solo un agglomerato di materia inanime.

Questa nostra realtà energetica, pur possedendo un potenziale ed una forza propri, interagisce anche con le forze telluriche (proprie del pianeta Terra) e con le forze cosmiche (le influenze provenienti dall’universo).

Con estrema semplicità di linguaggio potremmo dire che l’essere umano è in grado di accogliere in sé le energie che lo circondano e attraverso un processo di trasformazione usarle per la propria vivenza e irradiarle nuovamente nel mondo “umanizzate”.

Tornando per un attimo alla realtà fisica-organica possiamo osservare anatomicamente che nel nostro corpo ci sono dei sistemi che ci appaiono come delle reti di conduzione: il sistema nervoso, il sistema circolatorio e il sistema linfatico.  In queste reti troviamo delle “stazioni” dove convogliano più vie periferiche: i plessi nervosi, i grossi vasi venosi e arteriosi, i linfonodi.

Anche sul piano energetico esiste una vera e propria “rete” formata da meridiani; i punti dove questi meridiani s’incontrano vengono chiamati “nadi” (VEDERE IMMAGINE). Ci sono poi dei nadi più consistenti che vengono chiamati chakra (VEDERE IMMAGINI – tratte da "Mani di luce" ed. Corbaccio)

La cosa interessante che possiamo notare è che la posizione dei chakra coincide con quella dei plessi, dei grossi vasi e delle maggiori stazioni linfonodali. Inoltre essi sono collegati alle varie strutture corporee nel seguente ordine:

A queste “centraline” è collegata quindi tutta una rete di nervi che portano informazioni di vario tipo (e su livelli diversi) fin nella più remota periferia del nostro corpo e dalla periferia ai centri.

Possiamo facilmente dedurre che se i processi fisico-chimici che avvengono in queste “centraline” o che scorrono lungo queste vie trovano blocchi, interferenze o stimoli particolari, le informazioni che provengono dagli organi o che vanno verso di essi, risulteranno alterate.

Le cause di tali interferenze si possono spesso riconoscere in situazioni concrete come un trauma, un’infezione, un’embolo, un’ulcera, un tasso eccessivamente alto o troppo basso di determinate sostanze in circolo, l’influenza di sostanze ritenute velenose o cancerogene, ecc…

La medicina classica e spesso anche le terapie cosiddette alternative, intervengono su queste cause ottenendo dei benefici più o meno validi e duraturi; “più o meno” perché spesso succede che i risultati terapeutici siano parziali, temporanei o che addirittura sfocino in effetti collaterali non desiderati o in forme di aggravamento.

Proviamo ora a considerare le seguenti convinzioni che sono molto comuni:

– ho il torcicollo > colpa dell’aria condizionata

– ho una crisi di diarrea > colpa di quello che ho mangiato

– ho il nervo sciatico infiammato > colpa di movimenti maldestri

– mio figlio ha la bronchite > colpa del freddo

– mi è venuta una tendinite al polso > colpa della tastiera del pc o della racchetta  da tennis

– ho spesso mal di testa > è colpa del ciclo

Ma quante volte  ci siamo esposti ai suddetti e altri stimoli senza accusare poi alcun disturbo? E allora perché in quel determinato momento reagiamo con un malessere?

Secondo la METAMEDICINA il cibo, la temperatura, il movimento, nonché la presenza di batteri, funghi, virus, parassiti ed anche traumi ed incidenti, non sono le cause primarie di un  malessere ma sono esse stesse la conseguenza di una precedente alterazione ad un livello più sottile del nostro essere.

Per comprendere meglio questo concetto osserviamo secondo un ottica METAFISICA, la struttura dell’essere umano.

1) Il CORPO FISICO > funzioni basate su processi fisici e chimici (coscienza del fare)

2) Il CORPO ETERICO > funzioni basate sulla forza dei campi elettromagnetici (coscienza dell’interazione – scambio). È una matrice di energia che organizza e mantiene il corpo fisico. È il contenitore del corpo fisico e lo compenetra. Le anomalie del corpo eterico sono spesso riflesse nel corpo fisico come malattie. Sanando il corpo eterico guarisce anche il corpo fisico

3) Il CORPO EMOZIONALE > funzioni basate su emozioni e sentimenti (coscienza del sentire). È il contenitore delle emozioni. È pieno di colori poiché le emozioni sono colorate. Nel linguaggio comune tipiche sono le frasi "rosso di rabbia", "verde d’invidia", ecc. Imparando ad esprimere le emozioni si recupera la salute emozionale e fisica.

4) Il CORPO MENTALE > funzioni basate sul pensiero (coscienza del pensare). È il contenitore dei nostri pensieri. È composto dalla sostanza energetica del “piano mentale”. È il punto di tutte le informazioni ricevute dai sensi, dalla memoria, dalle emozioni o dall’intuizione. In esso troviamo anche tutti gli schemi ed i pregiudizi che bloccano la nostra vita. Imparando a sciogliere gli schemi ed i pregiudizi si recupera la salute mentale e fisica.

Per chi fosse interessato ad ulteriori ricerche, è opportuno precisare che il nostro essere comprende altri corpi “sottili” relativi ad altrettante dimensioni di coscienza.

Imparare a “leggere” le manifestazioni fisiche in base alle caratteristiche oggettive e personali che presentano, ma soprattutto imparare a interpretarle tenendo conto che le radici di tali espressioni sono più profonde, ci consente di modificare le cause reali che stanno dietro quell’estremo “grido” che il nostro corpo emette come SOS per richiamare la nostra attenzione su atteggiamenti, abitudini di vita, convinzioni, reazioni emotive, sentimenti che risultano essere controproducenti per la nostra armonia e il nostro BEN-ESSERE.

La METAMEDICINA diventa quindi un insieme di pratiche, strumenti, metodiche, esercizi, informazioni che funzionano sul piano fisico come naturale conseguenza di una CONSAPEVOLEZZA più profonda. Tale consapevolezza, durante il processo di guarigione, comporta una modificazione anche nel comportamento delle nostre cellule, tessuti e organi, tanto più efficace e duraturo quanto più risponde alle reali esigenze del nostro essere.

Altro aspetto molto importante secondo la medicina metafisica è che i sintomi fisici e funzionali non hanno la stessa valenza che generalmente viene ad essi attribuita.

Ad esempio, il cosiddetto ”aggravamento terapeutico” che si riscontra nella stragrande maggioranza dei malati che seguono terapie naturali, pur spiacevole e momentaneamente debilitante, è invece un segno positivo di “reazione” terapeutica attraverso il quale l’organismo attiva le potenzialità di auto-guarigione.

Per distinguere un sintomo di guarigione da un sintomo di malattia è importante, oltre ai parametri seguenti, affidarsi alla sensazione che si prova verso di esso: se è positiva si tratta senz’altro di una reazione terapeutica

Anche nel caso di sintomi patologici l’approccio metafisico non è immediatamente interventista poiché le possibilità di guarigione sono tanto più elevate quanto più si comprende il “messaggio” insito in quella manifestazione corporea.

Ascoltare il dolore o il disagio che si prova e definirlo in termini molto semplici rivela spesso proprio la via di soluzione. Alcune domande fondamentali da porsi sono:

– Cosa mi obbliga a fare questo stato?

– Cosa mi impedisce di fare?

– Quale funzione corporea viene compromessa?

– Cosa ho vissuto con disagio nei giorni/mesi precedenti?

Intervenire, a questo punto, significa scegliere i rimedi o i trattamenti più opportuni atti a:

– sostenere l’organismo che può essere più o meno debilitato

– sciogliere il contenuto conflittuale/emotivo che alimenta il disagio fisico

– riparare i danni o la dispersione energetica

– far evolvere un processo cronico verso una fase acuta

– disintossicare

– drenare

– rigenerare

– stimolare una presa di coscienza

Se consideriamo come la realtà  dell’essere umano si esprime su diversi livelli (fisico, eterico, emozionale, mentale e altri ancora) possiamo facilmente comprendere come anche l’approccio diagnostico e terapeutico possa essere indirizzato sui diversi piani. Ecco allora che la gamma di possibilità offerta dalle molteplici discipline, terapie e visioni può favorire una scelta più libera e responsabile. Dal nostro punto di vista diventa molto importante “riarmonizzare” i disequilibri presenti nei vari corpi attraverso metodiche diverse.

La medicina metafisica dunque, andando a smascherare le cause nascoste e agendo nel rispetto dell’esperienza in atto, non è mirato a sopprimere né ad eliminare il sintomo, ma rappresenta piuttosto una opportunità di risveglio, di stimolo e potenziamento delle naturali capacità di AUTOGUARIGIONE presenti  in ogni organismo.

Una tale visione della salute e della malattia ci induce:

– Ad osservare i nostri malesseri non come una minaccia ma come un’opportunità per comprendere qualcosa di più su noi stessi.

– A non subirli inesorabilmente ma ad usarli coscientemente per migliorare la nostra vita.

– A dare risposte più sensate alle umane paure che affiorano.

– A divenire ARTEFICI del nostro processo di guarigione anziché delegarlo  al medico o al terapeuta.

– A decidere in modo più consapevole e libero se e quando è il caso di intervenire e che tipo di trattamento può essere più opportuno.

– Ad evitare effetti collaterali causati da  interventi poco rispettosi o invasivi che raramente sono veramente indispensabili.

– A consentire serenamente che il nostro corpo porti a termine i propri processi di auto-guarigione confidando nella perfezione delle sue leggi.

Fonte: alternativepervivere.com | quantico-appunti.blogspot.com

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