Spiritualità

Karma e Amore

Il karma di una persona non appare se, al momento, non c’era nessuna ragione per la sua attivazione.

Voi chiedete: “Qual è la ragione per l’attivazione del karma nella vita di una persona?"

Quando una persona perde l’Amore, il karma viene a prendere il suo posto. Quando uno perde la gioia, la sofferenza viene a prendere il suo posto. Quando uno perde la giustizia, l’assenza di leggi viene a prendere il suo posto. Quando uno perde la pietà, la paura e la violenza vengono a prendere il suo posto.

I vostri vizi vi mostrano le vostre mancanze, quello che avete perso in Vita. E se un individuo poi ricade nell’ingiustizia, violenza o brutalità, il suo karma apparirà immediatamente. E’ stato  osservato che certe persone che perdono l’amore provano a riprenderlo con la violenza. Ma una legge esiste per effetto che se provano a riappropriarsi dell’Amore o violano un’altra anima, la stessa violenza sarà inflitta su di loro. Perché? Forme di violenza e limitazioni imposte sugli altri sono come delle prigioni, dove quelli che hanno inflitto  violenza andranno un giorno.

Vi dirò una storia occulta per chiarificarvi questa idea. In tempi antichi, c’era un adepto che odiava i topi. Un giorno, mise una trappola davanti al buco della tana per sbarazzarsene. In accordo con la legge karmica, questo adepto, in una delle sue prossime incarnazioni, ritornerà alla Terra nella forma di un topo cosicché possa esperire le conseguenze della sua invenzione.

Visse nello stesso buco dove mise la trappola per topi. E una volta, venendo fuori dal buco, incontrò la trappola, dove c’era un pezzetto di salame. Si fermò e cominciò ad investigare. Decise di andare nella trappola al fine di gustare il salame. Ma ebbe una sorpresa: la porta della trappola si chiuse e vi rimase imprigionato. Qual è la conclusione? La stessa persona che aveva inventato la trappola in passato fu messo dentro la stessa prigione, per esperire la perdita della libertà e le limitazioni che derivavano dalla sua invenzione.

Così vi dico, non lasciate trappole per le menti e i cuori degli altri, perché vi ricadrete dentro! Non perderete nessuna trappola che avete messo in passato, nemmeno dopo centinaia di anni. Può aspettarvi per secoli e millenni, ma vi troverà da qualche parte nel tempo. Non importa quanto elevati voi potete essere, il momento verrà quando ritornerete ad essere in forma di mosca, topo, anche un microbo per sperimentare le vostre stesse trappole.

Sperimenterete tutti i pensieri e le emozioni che avete creato ed emesso nello spazio. Vi torneranno indietro e constaterete i loro buoni o cattivi risultati. Questo è il significato di un proverbio bulgaro: “Ciò che uno ha seminato, raccoglierà”. Ognuno raccoglierà ciò che ha seminato.

(…) Da un punto di vista occulto, dovrete chiarire a voi stessi la questione di dare e ricevere. Ogni pensiero e sentimento che avete deve essere strettamente determinato. Quando amate, dovreste farlo senza alcuna compulsione. Chiunque è amato fa un favore alla persona che lo ama. E chiunque ama ha bisogno di non essere oppresso per sentirsi meglio.

In altre parole, chiunque ama vuole dare parte del suo fardello all’amato. Dice: ”Vedo che sei forte, così voglio mettere parte del mio fardello sulla tua schiena”. Amare ed essere amati in termini occulti significa la giusta distribuzione del fardello tra due persone. Le mutue relazioni tra loro sono rappresentate negli esempi della bottiglia vuota e della sacca piena. Se la vostra bottiglia è vuota, lasciate che qualcun altro la riempia, se il vostro sacco è pieno di pane, diamolo agli altri che non hanno niente.

Dovete osservare queste due situazioni per creare mutue relazioni basate sul rispetto e la stima.

Molte persone non hanno rispetto o stima per loro stessi e gli altri. Primo, uno dovrebbe mantenere il rispetto per sé stesso, il rispetto per la coscienza più elevata di un altro, per l’anima, e poi – per gli altri, per quelli intorno a noi.

Beinsa Douno (Peter Deunov)

Traduzione di Cristina Bassitratto da: "Metodi di purificazione",  alla classe occulta giovani data da Peter Deunov, (il Maestro Beinsa Douno), il Maggio 17 1922 , relativa ad "Applicazioni del Karma in Vita". Per tutta la conferenza tradotta si veda qui.

Fonte: http://www.thelivingspirits.net/

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CONSIDERAZIONI DI CIRO SCOTTO

Quindi l’Amore non è stare accanto ad una persona perché ne si sente il bisogno, semmai se ne sente il bisogno perché si ama, il che è una sottile ma importante differenza. Meditate sulla questione.

Amare significa donare e donarsi alla persona che amiamo e che ci ama, ma non solo in forma attiva, anche soltanto passiva. Capirete la potenza di ciò che che voglio intendere, rileggendo questa frase di Deunov: “Chiunque è amato fa un favore alla persona che lo ama”. E’ vero, perché chi è amato è fonte di ispirazione e fa nascere in colui che ama, o meglio ridesta, l’Amore già in lui presente, che così di conseguenza riversa poi sulla persona amata. Quante volte sentiamo una persona, che ama, dire alla persona amata: “Grazie di esistere!”. Il solo fatto di saperne l’esistenza della persona amata, è già tanto per la persona che ama. Proprio così: la persona che ama, grazie alla persona amata, riscopre sé stesso e sperimenta l’amore.

Quindi l’Amore non viene soltanto donato… ma viene anche ispirato!

Donate Amore… ma cercate anche di ispirare l’Amore nel Cuore del prossimo ogni giorno della vostra vita.

Ciro Scotto (Kyros Cosmos)

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2 Commenti

  1. donare e ispirare … rakkiudere sia il lato attivo ke pasivo di un rapp … a dir poco stupendo … ma bisogna saper riconoscere la persona giusta a cui donare e se lo è ulteriore passaggio è verificare il suo fardello … a volte è talmente pieno di delusione, odio e rabbia ke nn c’è posto x le cose belle ……..

  2. @Giustina, rispondo alle domande che hai posto nel tuo commento sopra. Allora:

    – “Ma quello che abbiamo perso è stato perso in relazione a qualche nostro errato comportamento del passato?
    – Esattamente, proprio così. Sono le nostre mancanze. Siamo sempre (o quasi sempre) responsabili noi stessi di quello che ci succede esternamente.

    – “Se subiamo del male è a causa di nostri errori?”
    – Sì, perché Dio ragiona in un modo superiore a noi. Lui è al di sopra della dicotomia bene-male. Il male è bene in divenire, e solo il male fine a sé stesso è davvero male. Quindi “subire” il male è la condizione della persona non risvegliata, ma “apprendere” dal male è la condizione della persona risvegliata. Perché Dio non ci punisce, ma ci corregge, perché ci ama!

    – “In seguito al male fatto a noi, gli altri ne subiscono di conseguenza?
    – Sì, ma non per la legge del taglione: “Occhio per occhio, dente per dente”. Ma soltanto perché Dio ama anche chi commette il male, e per recuperarlo lo mette nelle stesse brutte condizioni che egli stesso in passato ha procurato ad altri. E’ sempre tutto per Amore. Solo così chi sbaglia, può davvero capire e crescere, se proprio non ci arriva da solo col pentimento. Se c’è pentimento sincero invece, e inoltre chi subisce il male perdona, allora il karma in questo caso è abolito. Ecco perché sono importanti il pentimento sincero (di Cuore) di chi sbaglia e il perdono di chi riceve il danno.

    – “E’ una catena che mai finirà a questo punto… no? O esiste un modo per vincere e riordinare il tutto?
    – Il modo esiste, e l’ho già detto sopra: il pentimento sincero (di Cuore) di chi sbaglia e il perdono di chi riceve il danno. Ed il karma è abolito!

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