– di Ciro Scotto –
La Rosa Rossa è il simbolo dell’ultima fase del processo alchemico, detta appunto “Rubedo” (di colore rosso), e perciò per estensione lo è anche in generale dell’intero processo della “Grande Opera Alchemica”.
Rosso, il colore dell’Amore, del sangue e del Sacrificio, è anche il colore della Resurrezione.
In particolare, è il colore dell’Io-Superiore, o meglio del cosiddetto “Ibis”.
[Nota: per essere più precisi, in realtà alla Rubedo subentrerebbe poi un altro livello ancora più occulto e più avanzato, il livello della cosiddetta “Auredo”]
Quindi, dicevamo una “Rosa Rossa”…
La Grande Opera Alchemica, infatti, è definita anche come la “Rosa Mistica”.
Le fasi della Grande Opera sono tre, nell’ordine:
1. Nigredo, o Fase al Nero (il cui simbolo è un Corvo Nero)
2. Albedo, o Fase al Bianco (il cui simbolo è una Rosa Bianca)
3. Rubedo, o Fase al Rosso (il cui simbolo è una Rosa Rossa)
Se il Natale è legato all’Albedo, cioè alla Nascita della Luce, allora la Pasqua cristiana è invece correlata alla Rubedo, ovvero alla Resurrezione nel Corpo di Gloria.
Pasqua –> Resurrezione del Cristo Interiore (Corpo di Gloria) –> Opera al Rosso (o Rubedo alchemica)
Per esempio, nel lungometraggio Disney de “La Bella e la Bestia”, l’Opera di trasmutazione della “bestia/ego” nel “Principe/Cristo” viene scandita proprio dall’appassire della “Rosa”, cioè dalla caduta dei suoi petali.
I petali rappresentano infatti le varie vite terrene, durante le quali pian piano l’anima raggiunge vari gradi (o gradazioni) di Rubedo.
È l’amore per l’Anima/Sophia/Bella che porterà l’ego/bestia alla sua trasformazione/rinascita interiore (Albedo), iniziata col sacrificio per lei (Nigredo).
Alla fine dell’ultima “vita-terrena/petalo”, infatti, anche Bella/Anima dichiarerà finalmente il suo amore al “morente” ego-iniziato” (che ormai risulta ancora “bestia/materia” solamente esteriormente).
È così che allora l’ego-bestia, morendo per amore, sacrificandosi, permette finalmente al Principe/Cristo di risorgere nel Suo nuovo Corpo Luminoso e Trasfigurato (Rubedo), potendo così finalmente convolare a Nozze (alchemiche o mistiche) con la sua Amata Sposa “Bella/Anima”.
Assai suggestiva ed emblematica risulta dunque la scena anche nella sua simbologia iniziatica: lei (“Bella/Anima”) che, posandosi sul petto/cuore della “bestia/croce/materia”, piange per la morte di lui, dichiarandogli e sussurrandogli il suo amore… “ROSA+CROCE”!
Ciro Scotto
© parsifal.info
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